sabato 29 dicembre 2007

Il vero significato di apocalittico


Apocalisse vuol dire rivelazione.
Rivelazione nel senso che è svelato un senso nascosto, difficile a cogliersi se uno invece di VEDERE guarda soltanto, come se in questo mondo fosse solo turista.
Apocalisse non è una torre che crolla...i tuoi piani che vanno a puttane...apocalittici sono quindi testi e cose che ti fanno capire qualcosa di te stesso che non avresti mai immaginato.
Apocalittici sono, per esempio, i primi due capitoli della Genesi. I mistici ebrei per esempio prendono il primo capitolo della Genesi e pregando cercano e arrivano a qualcosa di nuovo su di loro...un nuovo che in realtà è un ricordare.
Quindi le icone che i santi usavano nel Mercurion erano apocalittiche.
Apocalittico è il brano in cui Giuseppe scopre che Maria è incinta. La legge dice che quella donna va lapidata, ma il suo amore per questa donna è così forte che al diavolo la Legge!
Amor vincit omnia.
Buone feste amici cari.

venerdì 28 dicembre 2007

Mercurion

Nuova visita da parte del gruppo ad un esperto di cose spirituali.

Questa volta siamo schizzati a Saracena, un paese letteralmente immerso nell'odore dell'olio, visto che è ricchissimo di frantoi.

Lì, abbiamo incontrato Padre Domenico Cirianni, per chiedergli qualcosa sul MERCURION la misteriosa città santa che intorno all'anno 1000 aveva OSPITATO S. Nilo.

Doveva essere una chiaccherata, invece è uscita fuori una lezione di storia.

In realtà il Mercurion non era una vera e propria città santa, ma un alveare di grotte intorno al fiume Lao, con quattro ingressi, segnati da quattro fiumi.
Qualcuno parla di un solo monastero, altri insistono sull'eparchia...

Certo è che tanti mistici, in fuga da Libia, Siria ed Egitto, a causa delle guerre con gli arabi, trovarono rifugio qui in calabria, in questo luogo molto misterioso.

La "cosa" continua.

venerdì 21 dicembre 2007

Mondi esoterici e "La bussola d'oro"

"Tornano" alcuni frammenti della scienza sacra in un altro film, "La bussola d'oro". Lo abbiamo già scritto: queste ondate saranno sempre più frequenti, per fortuna, perchè l'uomo ha bisogno di fiabe per stare dentro le realtà.
L'ultimo visto (La terza madre) era solo un'immersione nell'inconscio e quindi fuori tempo massimo(ad Argento servirebbe lavorare su personaggi come Tommaso Campanella). Su Coppola vedete i due post correlati...
"La bussola d'oro" mostrando Daimon e oracoli va in una direzione interessante.
Quando plasmiamo la nostra forza di base, in base agli incontri che facciamo, con chi facciamo gioco di squadra?
Osservate la bambina che si specchia nella donna adulta...come le loro forze di base si trasformano, giocano, combattono e in base a quello determinano le loro azioni... come vogliamo diventare quando ci immergiamo nel mondo? Siamo bambini fisicamente in una fase della vita, ma c'è sempre un momento delle nostre giornate in cui comincia un'altra vita. C'è un altra possibilità (l'orso che si può riscattare) soprattutto se già accettiamo di essere liberi (altrimenti la bimba non si sarebbe nascosta nell'armadio all'inizio).
Il lavoro su queste forze che ci fanno crescere (o crollare) il costante osservarsi, l'attenzione sono fondamentali.
Altrimenti si perde la bussola e non si ha più scopo e direzione.

giovedì 20 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte terza)

Dunque, dicevamo della PRIMA IMMAGINE.
Trovata la seconda, cercate la terza...questo per permettere al mito di lavorare. Il mito contiene tutte le storie. Non dovete già sapere quale storia raccontare. Primo perchè la storia è un DIVENIRE. IL DIVENIRE DIPENDE DALL'ESSERE.
Le immagini che avete già ripreso devono indicare la direzione.
Se vi proiettate nel futuro col vostro film, deve emergere dal passato qualcosa con cui fare i conti. Questo vi tiene nel presente.
A questo punto il film vi cambia e voi davvero agite nel mondo col vostro film. Se voi scrivete il copione prima, ingabbiate la realtà, fate agire l'inconscio e anche se rivelate le peggio nefandezze del mondo, non le spostate di un millimetro.

mercoledì 19 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte seconda)

Dicevamo ieri su i copioni...come detto se uno scrive copioni, così di botto, si proietta nel suo passato e accede a una serie di rimasticature che non portano a nulla di nuovo. L'uso dei materiali bassi, portato alle stelle, fu grande con la stagione del regno di Roger Corman. Adesso questo periodo, questo uso va abbandonato. Adesso bisogna ragionare in termini diversi, grazie a studio di fisica quantistica, sincronicità e scienza sacra. Adesso, miei cari amici cineasti, pensate in termini di una PRIMA IMMAGINE.
Riprendete una fottuta prima immagine. Una cosa che vi piace davvero. Non importa. Riprendetela e basta. Dopodichè scordatevela. Non cercate di costruirci una storia sopra. Altrimenti finite nel vostro passato. Invece dovete stare ne i tre tempi contemporaneamente. Quindi cercate di capire trovare nella realtà, SENZA SPOSTARE UN SASSO, una seconda immagine che vada in sincrono con la prima. E' COME UN DOCUMENTARIO DI CUI ANCORA NON CONOSCETE IL SOGGETTO. Una buona regola (nel mondo della scienza sacra) è che un buon inizio è un inizio difficile. Quindi vi riuscirà tostissimo trovare una seconda immagine. Ma questo lasso di tempo serve al vostro cervello per abbandonare, via via, le solite proproste del vostro inconscio. Questa pausa vi servirà per andare veloci dopo. Se andate veloci subito, rallenterete dopo e non vi conviene!

martedì 18 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte prima)

Se fate cinema non scrivete più copioni.
I copioni fanno parte del passato. Non solo dei film che avete visto, delle storie che avete sentito, dei libri che avete toccato...
Fanno parte del passato nel senso che fanno parte dell'inconscio. Per il discorso dell'inconscio leggete il post del 7 dicembre.
Ogni volta che cominciate a scrivere una storia PER IL CINEMA vi proiettate nel passato. Perchè date già ordine a qualcosa. Un ordine che già conoscete.
E' come stare in uno stagno avendo a disposizione l'oceano.
Il vostro cervello proietta dei contenuti e delle forme che già conoscete. Se non potete sorprendere voi stessi non potete sorprendere gli altri.
I registi super importanti, a volte, chiedono tanto tempo per girare un film proprio per permettere al disordine di compensare l'ordine eccessivo che regna in questa pratica.
Allora, come fare?

sabato 15 dicembre 2007

Enrico Meo


Quindi due giorni fa a parlare di alchimia, metafisica, icone con Enrico Meo. La sirena che vedete era nel suo studio, insieme a tante altre, erano lì in una sorta di laboratorio che ci siamo ripromessi di riprendere al prossimo giro di manovella.

Sono andato da Enrico perchè lui sa.

Ormai sono convinto che bisogna andare direttamente dalle persone e chiedere loro quello che sanno, piuttosto che prendere appunti da qualche altra parte e poi farlo imitare da un altro. Il cinema è comunque presente e la forza del mito fa emergere la storia, "il film"(se proprio lo volete!).

Ho quindi scoperto non solo un artista, ma anche una faccia e una voce bellissima.

Perchè l'icona ha questi visi "deformati" (e deformati da cosa?)

Qual'è il rapporto tra teorema di pitagora e icone?

Cosa davvero è maia?

venerdì 14 dicembre 2007

S: Nilo e il mito nei tarocchi (seconda parte)


Giornata un pò divertente perchè il film è diventato un pò "oracolare" (letto il post di Graciela?In suo onore la torre è diventata un cannone di coriandoli d'allegria)...poi abbiamo fatto delle nuove riprese, intervistando Enrico Meo, un pittore che sa anche di alchimia e metafisica.


Di questa cosa parleremo domani.


Torniamo a S. Nilo.


Mi piace pensare che se conosci il mito troverai le storie.


S. Nilo quindi tocca il mito conservato nei tarocchi, nell'eremita che illumina e avanza in modo particolare (verso un nuovo ciclo, in questo caso abbiamo una personalità che incide molto all'inizio dell'anno 1000, arrivando fino a papi e imperatore).


Dice Maister Eckhart: "Mentre gli altri sono immersi nel sonno essi vegliano."


Fortissimo è in S. Nilo il quarto stadio della vita (sannyasa) già prima dei quarant'anni!


Abbiamo un'imitazione del DEUS ABSCONDITUS.


E' una cosa importante, non solo perchè non è una scelta di vigliaccheria ma proprio sentita e secondo meccanismi iniziatici (la malattia che lo strappa a moglie e figlio).


Mi piace questa cosa perchè invece di scimmiottare i buddisti come fanno molti occidentali o di credere di sapere le cose solo dopo aver letto un paio di libri , dovremmo scoprire le stesse cose qui da noi.


La tradizione è una sola.
Non c'è bisogno di inseguirla lontano!

giovedì 13 dicembre 2007

S. Nilo e il mito nei tarocchi (parte prima)


S. Nilo e la carta dell'eremita. Curioso come i tarocchi mostrino come il mito si concretizzi nella storia.

Guardiamo bene.

"Hermite" è scitto sul tarocco.

Come se l'eremita fosse un rappresentante di Ermete. S. Nilo infatti visse per un pò di tempo nel "Mercurion", la citta santa, tutta fatta di grotte, nel nord della calabria.

Ecco la lanterna.

Come già detto per S: Nilo il mondo era immerso nella caligine.

Infine il bastone.

S. Nilo è raffigurato (tanto nelle icone quanto nei francobolli) spesso con un lungo cartiglio nella mano sinistra, perchè era un grande maestro della calligrafia cristiana.

E la torre?

la torre non va vista in senso negativo! Anzi!

La torre ci mostra come lo spirito si materializza nel mondo.Come si concretizza.
Alla rovescia.
Infatti S. Nilo cammina all'indietro.

Parleremo ancora di questa camminata.

martedì 11 dicembre 2007

La caligine di S. Nilo


Racconta S. Bartolomeo Abate, che S. Nilo vedeva ogni essere su questa terra come immerso in una tremenda oscurità.

Ultimamente la fisica quantistica sta arrivando a delle conclusioni molto simili.

Così discuto con alcuni collaboratori, ieri, parlando di icone e santi, sempre a proposito del film.

Le icone, che stiamo cercando lungo tutta la calabria, non ci parlano che di questo. Qual'è la vera luce?

Di che tipo di luce siamo fatti?

Gli esseri di altri mondi hanno una "luce" diversa?

Se dovessimo incontrare altri esseri, che siano angeli o demoni, che tipo di trasformazione deve subire la nostra luce?

Le icone, con la loro luce diversa (in genere in esse le icone emanano una loro luce non vengono illuminati da un'altra luce) ci invitano proprio a questo.

venerdì 7 dicembre 2007

Ancora su Corman e company

Mi preme tornare sulla "questione Corman" sollevata settimane fa.
Per capire e far capire.
Decenni fa, i film di Corman (diretti o prodotti) furono una sana immersione nell'inconscio. Vi era come un muro nella mente delle persone che non permetteva un incontro con le loro pulsioni più profonde. E così venne Corman (che infatti fu "il regista dell'LSD"). Anche Herschell Gordon Lewis e Jess Franco furono della partita.
Adesso, però...
Le cose sono cambiate. A causa di un ritmo di vita che definire frenetico è un eufemismo, la nostra mente reattiva ha schiacciato la coscienza più alta. Questo porta le persone ad agognare "i piani alti della mente". La presenza dell'inconscio va notevolemente ridotta. Quindi non un film sul pertubante ma sull'illuminazione.
NON IL FANTASTICO MA LA SCIENZA SACRA.
I film di cui sopra avevano il teatro come base. I prossimi film devono usare come base il documentario. Non su argomenti ordinari, ma ancora una volta sullo straordinario.
Perchè è forte il sospetto che stia per arrivare un'onda di richieste, da parte dei produttori, di storie con molto sesso violenza sangue. Solo CHE QUESTA VOLTA NON AVRANNO L'EFFETTO CORMAN. Anzi sarà l'opposto. Il meraviglioso adesso è nascosto altrove.

giovedì 6 dicembre 2007

qualcosa sugli angeli


METATRON: guardiano, mediatore.


Non ha solo l'aspetto della giustizia ma anche della clemenza.


In lui abbiamo tanto il principio del potere regale quanto quello pontificale.


MELEK: RE


MALEAK: ANGELO


MIKAEL rappresenta un aspetto di METATRON.

mercoledì 5 dicembre 2007

prime istruzioni di volo per filmare gli angeli

Quindi abbiamo lavorato un pò sul bianco per il film.

Il bianco come colore più prossimo alla luce.

Il colore più vicino al bianco è il giallo.

Si comincia a lavorare su i colori per le scene sugli angeli.

Una volta si dipingevano gli angeli (o mercurio) di giallo. Quindi dopo molto bianco e nero, ecco che arriva il giallo.

martedì 4 dicembre 2007

un piccolo cambiamento


Lavori su un film e succedono delle piccole cose.

Per esempio cercavamo notizie su Amedeo Rocco Armentano, un musicista vissuto nel secolo scorso. Chiediamo informazioni a delle persone che stanno lavorando a un dizionario su i musicisti calabresi e non ne sapevano nulla! Abbiamo cercato notizie all'accademia di Santa Cecilia ed ecco che escono fuori due spartiti dimenticati da un casino di tempo. Non stiamo parlando di un tipo che si è nascosto. E' che a volte si tende a dimenticare quello che è successo.

Cose di questo tipo non accadono solo ai monasteri.

Le grotte dove tutto è crollato sono anche nei nostri cervelli. Forse è meglio dire cuori, visto che il cuore è la vera sede dell'intelligenza.

Lo sapevate?

lunedì 3 dicembre 2007

shodo


Eccomi a Caserta, per ripassare un pò di shodo e continuare il viaggio del film.

Questa volta mi ritrovo a filmare Nagayama Norio sulle origini degli ideogrammi.

Perchè prima si dipingevano nelle grotte pesci ed uccelli e poi si è passati agli ideogrammi?

Quali sono le differenze con il nostro linguaggio?

Ci sono punti di contatto con le icone cristiano ortodosse e gli ideogrammi?

Cosa ha perso nel corso del tempo il nostro linguaggio?

Norio sorride e, mentre un ritratto di Ueshiba ci guarda con fare severo, comincia a rispondere.

venerdì 30 novembre 2007

una cavità molto particolare(3 di 3)


Prima di andar via chiediamo a padre Nestore se si celebrano funzioni nel monastero.


Lui ci risponde che molti immigrati (russi-ucraini-greci) vorrebero poter venire la domenica...ma lavorano! Devono lavorare e non hanno un giorno di riposo per questo, in più dovrebbero venire con un autobus, qualcosa, ma anche questo è molto difficile organizzare.


"E così...il padre celebra, io canto e gli angeli sono in mezzo a noi!"


Quindi andiamo a MonteStella.


Ragazzi, Herzog sarebbe impazzito.
Lungo la strada rocce e silenzio e un mare di nebbia che ti fa venire voglia di nuotarci.
E poi questa grotta, dedicata a una madonna(egizia?) che è in una cavità...secondo la leggenda, questa fenditura nella roccia è stata creata da una stella caduta dal cielo.
Affreschi sulle pareti.
Panche di legno.
E' come una chiesa tribale tutta al femminile (da sempre).
E' da posti come questi che uomini e donne, provenienti da Oriente, portarono tesori molto particolari e si distribuirono nel territorio per ritrovare LA LUCE TABORICA...


giovedì 29 novembre 2007

una cavità molto particolare (2 di 3)


Allora il monastero di Bivongi...dopo il dialogo su Rossellini si torna a parlare di Padre Nestore. Forse uno dei nostri più grandi registi avrebbe davvero fatto scintille con uno solo dei posti che stiamo scoprendo in questo viaggio per il film.
Padre Nestore mi spiega un pò di cose sulle icone.
Le icone non si dipingono ma si scrivono.
Il termine greco preciso è infatti GRAPHEIN.
Non si tratta di ritratti ma di veri e propri libri ad alto tasso simbolico.
Ogni elemento di un'icona ha qualcosa da mostrare...difficile dire raccontare perchè un dipinto di questo tipo non racconta (come magari fa un Caravaggio) perchè non si basa su cose viste in questo mondo...
La cosa particolare è che a Bivongi, al momento è tutto così...povero...in formazione, che i monaci hanno portato in questo luogo prevalentemente fotocopie di icone e icone create di recente.
Padre Nestore poi comincia a parlare di grotte.
Mi indica le montagne di fronte e mi parla di MonteStella.
"Andate Lì.."
E noi andiamo

mercoledì 28 novembre 2007

rispondo su Rossellini

Mi scrive l'amico Luciano direttamente sulla posta elettronica: " Faccio mia l'affermazione che l'allora critico deiCahiers Du Cinema Jacques Rivette fece all'indomanidell'uscita di Viaggio in Italia di Rossellini e tiseguo sull'idea di Un'altra giovinezza: "Con l'uscitadel film di Coppola imrovvisamente tutti i filmsembrano invecchiati di vent'anni". Ti ricordo cheanche il film di Rossellini aveva a che fare inqualche modo con le motivazioni che stanno spingendola tua ricerca. Pensa al rapporto con il passato chec'è nel film, con la Napoli sotterranea, l'impattodell'archeologia sulla psiche della protagonista chevede lo sgretolamento del rapporto col maritosublimarsi nella visione del ritrovamento a Pompeidella coppia avvinghiata sorpresa nel momentodell'atto sessuale dall'eruzione e sommersa dallalava. E ancora i morti senza nomi, cumuli di teschiaccatastati nelle grotte che riti pagani a leiincomprensibili vedono i vivi adottarli col nome degliscomparsi in guerra e avere così un legame conl'aldilà...E per ciò che riguarda una via nuova al modo dipensare il cinema, lo sai, sfondi una portaaperta...ma vado in un'altra direzione.Per questo iodal cinema mi aspetto che mi restituisca il principiodi realtà,che mi aiuti a venir fuori dalla virtualitàillusoria in modo da poter tornare a prenderecoscienza della realtà e della verità. O per lo menodi quella parte di verità che è possibile arrivare aconoscere. Vorrei che fosse un cinema che sappiatrasmettere materialità, che mi offra immagini che nonsiano dettate o imposte dal mercato [sesso, violenza,potere], che siano immagini di un mondo vasto e vario,che mi avvicinino a nuove frontiere, che non sianopure riprese perfette di qualcosa che assomigliasempre più a una bella vetrina, ad una scenainanimata, e sempre meno alla realtà del nostro mondoglobalizzato e tuttavia regno delle diversità."L’illusion cinématographique, quella magia che ciinduce a credere che la realtà sia un’invenzione e lavita una sceneggiatura e che i sogni siano sempre piùbelli della realtà, ci ha fatto tanto sognare nellenostre Arcadie, nell’oscurità dei cinematografi di untempo dove entravamo per dimenticare la banalità delquotidiano per perderci nell’avventura narrata sulloschermo. Adesso, la moltiplicazione vertiginosa dellamagia, attraverso la televisione, i video, i DVD,Internet, ci sta rubando, per eccesso, indipendenza,spirito critico e capacità di resistenza. Ormai saturadi illusioni, stanca di ricordare che la Via Venetoche Fellini ha ricostruito a Cinecittà per la sua"Dolce vita" e che è quella che il nostro immaginarioriconosce, non era in salita, come nella realtà, mapiana, motivo per cui Fellini poteva parlare a ragionveduta “dell’inutile realismo della realtà”".Naturalmente proporre un ritorno al Neorealismoitaliano nel Terzo Millennio sarebbe assurdo. Mariappropriarsi di tutto ciò che, in quella lezione, haaffascinato tanti cineasti nei loro anni giovanili eappunto come dicevi sfruttare i nuovi mezzi tecnici,per stare sull’immagine, ricordare sempre che l’arteseduce e suggerisce ma non deve necessariamentespiegare, penso che possa costituire un contributo aun’estetica e a un’etica al passo e avanti nel tempo,una condizione di povertà a partire dalla quale èsempre possibile la creazione artistica, la ricerca diun linguaggio cinematografico libero dalle trappoledel mercato e che si opponga alla ricchezza-predatoria- della professione cinematografica.Mesi fa, a Roma, un gruppo di amanti del cinema,animati dall’instancabile Fernando Birri, ha resopubblica una Lettera aperta che espone la necessità didar vita a un nuovo cinema amatoriale o povero oalternativo, basta mettersi d’accordo sulle parole,indicando che: “È passato il movimento dei grandi filmdi autore, intelligenti, sensibili, interpretativi,interni all’estetica familiare del cinema; è passatala grande stagione del Terzo Cinema di rottura, dicontrapposizione con il cinema e con l’esteticaborghese. Per noi è arrivato il momento di rivendicarel’estetica amatoriale, che consideriamo come l’unicapossibilità per aprire una nuova sfida molecolarecapace di liberare l’audiovisivo dalla sua prigione.”Ti ringrazio ancora una volta per gli stimoli che midai...sempre meno frequenti intorno a noi. Scusa perlo sfogo, oggi mi hanno annunciato da un enteimportante che non possono finanziarmi un progetto cheavevo loro proposto mesi fa.E Sai con qualemotivazione? Che è troppo ambizioso, come fosse unacolpa. Ciao amico caro, continua a cercare.... "
Provo a rispondere, interrompendo la cronaca del viaggio a Stilo.
"l'amico Luciano, dando un'occhiata al blog, mi parla di "Viaggio in Italia" e di Birri, come possibili riferimenti per un cinema del futuro.
Sai Luciano, mentre "Viaggio in Italia" era l'immagine di una coppia fin troppo assente a sè stessa, nel film che sto preparando, grotte e passato hanno un ruolo un pò diverso.
Sono convinto che più si tende verso un possibile futuro, più si riscopre il passato (se c'è vera fuga in avanti). Sembra una cazzata ma tante volte le persone partono dal loro presente verso un sogno di futuro come se fosse una semiretta. Taoisti e fisici quantistici ridono giustamente di questi fintoni.
E così mentre preparavo un film di fantascienza come se fosse un fintodocumentario, mi sono ritrovato a fare una serie di scoperte sul/del territorio forse ancestrali, ma che riguardano TUTTI e non solo una coppia. Niente resta sepolto per sempre. Per questo i fintoni vanno in semiretta. Perchè non vogliono mettere in discussione quello che già hanno fatto. Insomma un film amatoriale più che home movie deve essere mondo movie.
Pian piano ne parlerò nel blog e poi nel film finito ma come dicevo nel post del film di Coppola va cambiato il punto di vista. Una grotta non è solo l'immagine dall'inconscio. E' anche una VERA astronave. I teschi non sono solo parenti ma generosi bibliotecari di mappe per qualcosa che non è stato ancora creato.
Alla prossima!

martedì 27 novembre 2007

una cavità molto particolare (1 di 3)


Questo fine settimana i sopralluoghi sono proseguiti nel sud della calabria, nei dintorni di Stilo. Abbiamo avuto degli incontri particolari.

Per prima cosa siamo stati nel monastero cristiano ortodosso di Bivongi.

Parliamo con Padre Nestore, ucraino.

Padre Nestore ci racconta che fino a qualche anno fa, questo monastero era abbandonato e grazie all'intervento di un monaco del monte Athos quello che era diventatata una stalla è tornato ad essere un monastero.

Gran parte del patrimonio artistico che il monastero ospitava è distrutto.

Adesso nel monastero ci stanno due monaci e non possono fare molto anche perchè oltre che a lavorare su i testi, devono lavorare la terra...

poi parliamo un pò di S. Nilo (il santo di Rossano che fondò un monastero a Grottaferrata) che è il santo di cui stiamo studiando la vita a causa delle coincidenze cui ci sta portando il film.

Padre Nestore ci mostra una copia di un'icona che è in quel monastero e raffigura S. Nilo con un cartiglio nella mano sinistra. E' il segno che S. Nilo si occupava di calligrafia, calligrafia cristiana.

venerdì 23 novembre 2007

l'azione e l'attesa


E così tutto comincia...bianco e nero all'inizio...fare ondeggiare il bianco e nero insieme. Cosa succede quando la lava nera tocca e si impasta col bianco? Ci riflettevano gli sciamani del neolitico, i calligrafi cristiani come S. Nilo, i monaci bizantini con le loro vesti, e quelli che dai pittogrammi passarono alla lingua cinese. Certo è che tutto cominciò nelle grotte almeno 16000 anni fa. Si era soli.

Non si doveva imitare nessuno. dei inclusi.

Quindi l'attesa.

Attesa. Perchè i demoni sapevano che la scrittura li avrebbe imprigionati.

giovedì 22 novembre 2007

capire e far capire


All'inizio si esplorano cose sconosciute perchè ci si scopre ignoranti...smemorati. Si esplora perchè non si può dare una forma predeterminata a ciò che non si conosce. E' la durata, il passaggio del tempo a dare forma alle cose. Non si può imporre una visione a priori. Bisogna fare alchimia. Trasformarsi a contatto col mondo che ci osserva a sua volta.

Così, pian piano, qualcosa che prima non c'era prende forma. Per questo bisogna entrare con la massima prudenza, senza fretta...

mercoledì 21 novembre 2007

la montagna e la grotta


Ancora una piccola coincidenza.

Sono lì con i miei collaboratori a discutere delle foto dei sopralluoghi per il film...stiamo studiando alcune grotte dove sono avvenuti riti diversi nell'arco di 16000 anni, ed ecco la notizia della scoperta della probabile grotta di Romolo e Remo!

Forse Mircea Eliade non aveva torto quando nel suo romanzo, "Un altra giovinezza" parlava di un futuro, dove, scoperte come questa, sarebbero state all'ordine del giorno. Il passato non può restare segreto per sempre...finisce sempre per riemergere, soprattutto quando col tuo sguardo scandagli il futuro. In realtà le grotte ci dicono che bisogna risalire fino alle montagne che abbiamo lasciato tempo fa, rovesciando il mondo. Crescere un pò. Usare il passato per lasciare l'adolescenza.

martedì 20 novembre 2007

altre rocce


Ieri stavo parlando con un mio amico dei sopralluoghi per il prossimo film, tra la calabria e la basilicata, quando ecco che tira fuori, davvero per caso, il dvd del vangelo secondo Matteo di Pasolini. Sono sorpreso per la coincidenza e lui sorridendo mi fa: "Sai perchè a distanza di anni tutti continuano a ricordare questo film? Perchè è interpretato da persone normali...quello di Mel Gibson avrà anche le grandi scene, gli attori famosi, ma in casi come questo, quando coinvolgi persone di tutti giorni per una cosa così forte come il vangelo, allora le cose cambiano..."

lunedì 19 novembre 2007

nuovi modi di visionare


E' forse finito il tempo dell'attrezzatura "cormaniana" (un pò di sesso...azione...mostri dell'inconscio)?

Anni fa, i film di Corman portarono al cinema Freud e Poe con risultati sfavillanti....

Oggi, il nuovo, pur bellissimo, film di Coppola usa quella stessa attrezzatura per tradurre in immagini un romanzo di Mircea Eliade, "Un'altra giovinezza".

Sembra proprio che per giocare con gli argomenti della "scienza sacra" questa attrezzatura non servi a molto, che perda di vista l'essenziale.

Il doppio come un Mr. Hide..l'iniziato come un agente segreto tra i vicoli (e i bellissimi dialoghi al caffè che si trovano nel libro completamente travisati), il viaggiare nel tempo come una possessione demoniaca...per gli argomenti esoterici che si troveranno sempre di più nei film a venire, serve davvero un modo diverso di fare cinema.

Nuovi schemi di gioco.

Il film di Coppola sembra proprio dare il là a questa necessità.

Soprattutto adesso che il cinema sta per diventare molto goloso di certi argomenti.

venerdì 16 novembre 2007

50 porte a nun e il ventunesimo arcano


50 porte a nun, è IL MONDO nei tarocchi, questo mondo con le sue entrate e le sue uscite.

IL MISTERO DELLA LETTERA NUN è nella realizzazione dell'individuo. IL MISTERO DI UN FILM INVISIBILE AI NOSTRI OCCHI.

Cosa davvero percepisce l'occhio...

Samsara tessuto da un ragno.

La carta del mondo un primo segno della differenza tra essere e divenire.

CONTEMPLAZIONE: perchè chi sta fermo dal principio, è già sulla via, anche se tutto questo non basta...

giovedì 15 novembre 2007

prima di incontrare gli angeli ci sono i fantasmi


Di che tipo di luce è fatto un angelo?

Una luce più bella(?) di un semplice spiritello?

Lo spiritello come segno di una rovina, mentre l'angelo è come una cattedrale in cielo?

Ha ragione la fisica quantistica a dire che noi siamo fatti di luce condensata?

Cosa c'è di antico che può mostrarci la vera bellezza?

Antichità che ci insegnano la sostanza delle cose stesse...

giovedì 8 novembre 2007

spiriti nelle immagini


Esiste un film invisibile che scorre davanti ai nostri occhi.

Ogni volta che posiamo il nostro sguardo sul mondo, questo reagisce e prende vita..

I nostri occhi sono disabituati a percepire quello che è il movimento delle cose, della vita stessa.

Perchè la diamo per scontata.

Più pensiamo di vedere le stesse immagini

più perdiamo l'essenziale.

CON MOLTA CALMA DOVREMMO NUTRIRCI DI VISIONI, SOGNI, REALTA' PERCHE' SONO LORO CHE CI MATERIALIZZANO IN QUESTO MONDO.

mercoledì 7 novembre 2007

Indice - Cinema

Rispondo su Rossellini
Non scrivete più copioni, parte prima
Non scrivete più copioni, parte seconda
Non scrivete più copioni, parte terza
"Into the wild" con chi?
Film curanderi e film mostri
Immagini sterili e feconde
Angeli e demoni nello Zarathustra di Jodorowsky
Ursus alchimista
Il re dell'effimero panico
Omaggio a Jonathan Demme
Lettera aperta di Adriano Arpa
Ricordando il living theatre
Alchimia delle immagini forti
Il dormiveglia di Cronenberg
Fare Cinema, farsi domande
Nelle profonde acque di Lynch
Ancora sul libro di Lynch
Meditare è importante
Girlfriend Experience
Intervallo con Donnie Darko

Indice - Debord

Debord e il cinema che verrà, prima parte
Debord e il cinema che verrà, seconda parte
Il tao e la società dello spettacolo
Nuovo ordine mondiale
Ancora su i teorici della cospirazione

Indice - I Ching

Il tao e l'abbondanza
Come fare domande all' I Ching?
I ching e il cervello
Esagramma 38
Esagramma 48
I ching e le sue storie
Esagramma 23
Esagramma 6
Esagramma 14
Esagramma 51
Esagramma 39
Esagramma 53
Esagramma 50
Esagramma 28
Esagramma 10
Esagramma 62
Esagramma 59
Esagramma 37
Esagramma 58
Esagramma 32
Esagramma 18
Esagramma 30
Esagramma 3
Esagramma 52
Esagramma 20
Esagramma 16
Esagramma 64
Esagramma 15
Esagramma 11
Esagramma 7
Esagramma 24
Esagramma 45
Esagramma 26
Esagramma 57
Esagramma 21
I ching e le sue storie 2
Esagramma 36
Esagramma 44
Esagramma 1
Esagramma 63
Esagramma 5
Esagramma 33
Esagramma 35
Esagramma 56
Esagramma 12
Esagramma 19
Esagramma 22
Esagramma 17
Esagramma 4
Esagramma 31
Esagramma 25
Esagramma 60
Esagramma 47
Esagramma 13
Esagramma 2
Esagramma 34
Esagramma 49
Esagramma 55
Esagramma 27
Esagramma 9
Esagramma 46
Esagramma 61
Esagramma 41
Esagramma 8
Esagramma 43
Esagramma 29
Esagramma 54
Esagramma 40










Indice - Mercurion

Prima di incontrare gli angeli ci sono i fantasmi
Altre rocce
La montagna e la grotta
Capire e far capire
Una cavità molto particolare, 1 di 3
Una cavità molto particolare, 2 di 3
Una cavità molto particolare 3 di 3
Un piccolo cambiamento
Prime istruzioni di volo per filmare
La caligine di S. Nilo
Mercurion
La luce taborica e il Mercurion
Obbligo di giocare e Mercurion

Indice - Esoterico

Spiriti nelle immagini
L'azione e l'attesa
Shodo
Qualcosa sugli angeli
Enrico Meo
Il vero significato di apocalittico
Mondi esoterici e la bussola d'oro
Dal simbolo alla realtà
Immagini di cristallo
Mani nei sogni lucidi
Tu, un tuono
Un altro tuono
Principi di alchimia quotidiana
Le leggi dell'amore
Chi crea nuovi mondi
Chi ti dà una mano nella sincronicità
Memoria e moderazione nella sincronicità
Sincronicità e dualismo
Sincronicità e Coboldi
Sogno, sacrificio e sincronicità
Erotismo e sincronicità
Desiderio e sincronicità
La spirale del tempo e la sincronicità
L'ultima spinta del desiderio
Urobos e sincronicità
Apocalisse e sincronicità
Crescita e sincronicità
L'alchimia di Hansel e Gretel
L'alchimia di Hansel e Gretel 2
La fase realizzativa nella mediazione
Che cosa è successo a Lazzaro
Nuovi noi stessil
Tra sonno e veglia
Il tempo come alleato
Cosa vediamo quanto crediamo di vedere
Coscienza e sogni lucidi
Ayahuasca e suoni
Varchi e dormiveglia
Amleto e la terra promessa
Su queste strade
Giuditta e Oloferne
Davide e Golia

Indice - Tarocchi

50 porte anun e il ventunesimo secolo
S. Nilo e il mito nei tarocchi, prima parte
S. Nilo e il mito nel tarocchi, seconda parte
Tarocchi e sincronicità
Cavalcare il tempo
Andando verso l'anima

Indice - Roger Corman

Nuovi modi di visionare
Ancora su Corman e company

Indice - Raul Ruiz

Raul Ruiz per Esempio
Raul ruiz, El Duende e Pan
mezz'ora dopo il terremoto
Apocalittico Ruiz
La fine e l'inizio
La scomessa di Ruiz
Forse Ruiz ti ha montato
Anteprima Agathopedia
Agathopedia la visione

Indice - La casa di luce

Le due case sacre e il nuovo horror
Esplorando la città per l'horror
Prime riprese Horror
Horror urbano post 2012
La macchina del tempo
Leggende horror in città
File esoterici su nuova internet
Alterare la percezione
Trilogia del sole quantico
Incontrando Sharunas Bartas
Sul set con Sharunas Bartas
Il vero cuore di un horror
L'uomo dagli occhi ai raggi X
Il nuovo horror terapeutico e Lilith
Il vangelo dei Cherubini
Anteprima de La Casa di Luce al Piccolo teatro Unical
Frammenti della casa di luce
Prima proiezione del film La casa di luce

Indice - Il cuore del cielo

Non finis quaerendi
La virtù e le sue direzioni
La mala pianta dell'ostinazione
Lo schema del DNA nella vita quotidiana
I nuovi desideri
perché no
Amplificare i mondi
Il terzo tempo erotico
Riunione d'amore
Il cuore del cielo
Il Cuore del Cielo primo giorno
Il Cuore del Cielo secondo giorno
Il Cuore del Cielo terzo giorno
Il Cuore del Cielo quarto giorno
Il Cuore del Cielo seconda settimana
Il Cuore del Cielo Martedì
Il Cuore del Cielo Mercoledì
Il Cuore del Cielo Giovedì
Il Cuore del Cielo ultimo giorno
Alle fopnti de Il Cuore del Cielo
La spirale degli amanti
Eros per persone che camminano
Primizie per i fan
Primizie per i fan secondo tempo
Amore non solo come guardare
Il cuore di Baba Sissoko
Due dritte di Baba Sissoko
Il cuore del cielo: la locandina
Dieloghi d'amore
Rompere gli schemi, ricreare gli equilibri
Il sole anche di notte
Mumblecore all'italiana

Indice - El Duende

La strega nel lago
Streghe e maestri
Questa è la storia
I tarocchi di El Duende
El Duende primo giorno
El Duende Secondo Giorno
El Duende Terzo Giorno
El Duende Quarto Giorno
El Duende Quinto Giorno
El Duende seconda settimana
El Duende Settimo Giorno
El Duende Ottavo Giorno
El Duende Nono Giorno
El Duende Ultimo Giorno
I cicli di El Duende
I due Cerchi
Il ciclo del desiderio
Cosa documenta El Duende
El Duende e i sogni lucidi
Prove per la locandina di El Duende
Lo scopo di El Duende
El Duende e i suoi Fratelli
Alchimia del finto documentario
El Duende incontra Toni D'angelo?
Ricordando le facce della morte
El Duende al cinema
Amor vincit omnia
Bosco rosso a El Duende
L'unione degli opposti
El Duende documentario d'amore
La prima volta di El Duende
Le radici di El Duende sono nel Mercurion
Arrivano gli extra di El Duende
Leggende mentropolitane su El Duende
L'anima e i giornali
Distillati nel cinema
Un po' di numerologia
Ancora sul cinema che verrà
Terza proiezione di El Duende
La nuova magia di El Duende
El Duende a Guantanamo