Oggi è finito (o è cominciato) il lavoro con Ruiz.
Adesso lui torna a Parigi e io al film di luglio. Come ha precisato in quest'ultima conversazione, Ruiz non ha potuto lavorare in senso medievale cioè contatto diretto maestro-allievo, perchè eravamo troppi.
Così ha lavorato a spirale, più sulla consistenza che sulla coerenza.
Abbiamo molto parlato della pittura cinese che è davvero importante per il cinema. Sono molte le leggende di pittori cinesi che spariscono nei quadri da loro tracciati (con tutto il corpo)...questa cosa è molto importante per il cinema che deve ancora farsi.
Un film che saluta lo spettatore, che lo riconosce, ma che lo può anche inghiottire... e comunque per far capire in che post siamo, guardatevi il post del 21 marzo.
venerdì 30 maggio 2008
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