martedì 29 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-8

Questo è l'ultimo post prima delle riprese. Ieri parlavo con un amico dell'importanza di stabilire il giorno giusto per la danza che si svolgerà in questa radura proprio il giorno della fioritura, dell'esplosione della primavera. "Fai attenzione...non ti fare ingannare dalla pioggia di questi giorni. L'inverno è stato mite e in Sila non ha nevicato granchè. Non appena verso metà maggio cominceranno le prime ondate di caldo, la terra reagirà subito, grazie al fatto che l'inverno non si è speso fino in fondo." "Dici che i fiori potranno sbocciare prima del 27 maggio?" "Anche prima del 25..." "Addirittura..." "Tu quando hai intenzione di cominciare a girare?" "Le coincidenze portano tutte verso metà maggio. Adesso sto lavorando sulla storia, non ho altre indicazioni..." "Allora lavora su quelle. Poi verso metà maggio andiamo in Sila e ci facciamo un giro. Da lì si potranno capire molte cose; non prima."

lunedì 28 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-7

Fulcanelli. se non avete mai letto un libro di questo autore, la cui reale identità resta un mistero, fatelo. Soprattutto se vi piace l'alchimia oppure, più prosaicamente, volete cercare nuove vie per il fantastico. Credo che Fulcanelli diventerà il nuovo riferimento per il cinema fantastico da qui a dieci anni. io mi porto avanti col lavoro, mettendo uno dei suoi libri, Le dimore filosofali, al centro di questo film. Ieri mentre cominciavo a stendere le prime pagine del soggetto, sulla base delle sincronicità di questi ultimi giorni, pensavo a quanto si sarebbe divertito, un uomo così saggio, nel sapere di essere uno degli elementi portanti di un film così.

domenica 27 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-6

Ripensando alle scene della principessa che cresce nella mente dello spettatore, è chiara la dimensione in un certo senso curativa delle scene. Ho deciso che questo non è un film che attacca, aggredisce e si cerca avversari. Quindi cura gli aspetti ormai sorpassati del cervello rettile. per quanto in questi anni vi è stata un'evoluzione della figura femminile al cinema, non sono sicuro che i film usciti hanno lavorato con il lato destro del cervello. per meglio dire: lo fanno quasi in automatico e questo lo sapevano benissimo Fellini e Ruiz. Però, la maggioranza del film cerca un confronto quasi razionale con la mente di chi guarda. C'è quasi uno scusarsi nel lavorare con le immagini e con il continente sconosciuto del lato femminile della mente.

sabato 26 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-5

Ieri ho visto il nuovo Spiderman e c'è stato un dettaglio che mi ha incuriosito. Ad un certo punto, uno dei cattivi rapisce la ragazza di Spidey e parte l'inseguimento. Ovvio, è un inseguimento per i tetti...ed ecco che si sentono i rumori dei passi sui muri, simili a quando i piedi nudi vanno su alcuni tipi di strade. Il dettaglio mi ha molto colpito perché in Floralia dovrebbe esserci questa scena delle danzatrici che cominciano a correre in città e poi arrivano con un balzo al centro della radura dove si svolgerà la scena più importante del film. Mi è molto piaciuto quel tipo di suono, che solo recentemente il cinema è riuscito a riprodurre in un certo modo. Tanti anni fa, ai tempi di Terminator 2, James Cameron, durante la fuga di Linda Hamilton dall'ospedale, non potè realizzarlo, tanto è vero che la Hamilton, pur scappando a piedi nudi, sembrava che calzasse gli anfibi. Non sono neanche sicuro che Wenders, quando ha realizzato Pina, abbia lavorato su questi dettagli; magari devo rivederlo. Però sarebbe bello poter usare un dettaglio simile nel film.

venerdì 25 aprile 2014

appunti pubblici su Floralia-4

Recupero appunti che sembrano vecchi mentre in realtà è giunto il loro tempo. Speso, quando si lavora con l'immaginazione, non si è nel proprio tempo. Non sempre, quando si lavora sulle storie, si lavora su materiali che hanno raggiunto la loro data di scadenza. Spesso è troppo presto. allora li vedi che stanno lì a prendere polvere, mentre, in realtà, sono nel loro personalissimo buio terreno. E' una terra particolare, un mondo lontano, che poi riverserà i suoi frutti, qui nel nostro presente, chissà quando. Per Floralia lo vedo che sta succedendo questa cosa. non sono materiali nuovi. Semplicemente ho dovuto aspettare.

giovedì 24 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-3

Nove giorni. Dopo aver trovato almeno due volti su tre per la principessa che cresce nella mente di chi guarda (non cresce come età ma come presenza), ecco che si torna a riflettere sul cervello. I cineasti indipendenti dovrebbero chiedere ogni nove giorni un momento di riflessione. I nove giorni fanno in modo che il cervello elabori tutti gli spunti che sono stati raccolti a grandi linee nei giorni precedenti. Soprattutto se si lavora su intuizioni, materiali creativi. se un cineasta crede di sorprendere senza essere sorpreso dai suoi stessi materiali, allora percorre una via strana, da delirio divino, essere il piccolo dio di un mondo morto, dove tutto è noto. Allora perché essere indipendenti? Senza i nove giorni è come se gli elettroni non avessero il tempo di trasmettere il loro calore.

mercoledì 23 aprile 2014

Appunti pubblici su Floralia-2

C'è questa parte dl film che è un finto documentario. Una principessa che ha subito un'aggressione e poi si risveglia da un breve coma. Si può lavorare su due modelli. L'attrice può essere bionda o bruna. Nel primo caso, ricordando Diana, è come pescare elementi da "Buon giorno notte" ed "Europa 51". Se è bruna è come se si fiancheggiasse la realtà, creandone una parallela. Poi, se è piccola o grande di statura. Se facciamo vedere che è piccola, è possibile girare le sequenze in modo che questa immagine venga impiantata nella mente dello spettatore e cresca nel corso del tempo, fiancheggiandolo nella sua vita privata e nei suoi desideri?