lunedì 26 aprile 2010

lentezza e memoria

andando piano.
Per andare piano bisogna avere memoria.
Di questi tempi per avere memoria bisogna avere almeno un diario.
Il diario è necessario perchè oggi c'è molto piu' individualità. Non ci si ricorda neanche le gesta di famiglia.
Sono sparite le nonne che raccontavano le storie.
Nel diario è necessario sia il simbolico che il reale.
I sogni non sono messaggi dell'ieri per oggi.
Senza memoria la fantasia va troppo per i cazzi suoi.
Oro e argento.

venerdì 23 aprile 2010

Il viaggiatore rifiuta...

Rifiuta l'avidità in tutte le sue forme.
State attenti.
Si va avanti un passo alla volta. Bisogna imparare a muoversi.
fermi quando bisogna stare fermi.
In movimento quando bisogna muoversi.
Quello che è davvero tuo non va perso.
Per questo il viaggiatore rifiuta l'avidità. In tutte le sue forme. Non è solo questione di denaro.
Anche di informazioni.
Bisogna imparare ad alimentarsi con cura. alimentarsi con cura vuol dire moderarsi nel parlare e nel ricevere.
A che scopo ingozzarsi?
Per ritrovarsi al punto di partenza?

martedì 20 aprile 2010

la paura del viaggiatore

Cosa ci racconta al meglio questa mano di tre arcani (e cioè folle - bagatto - forza)?
Tante volte il viaggiatore si mette in moto...poi trova compagni lungo la strada. All'inizio lo fa con prudenza.
Un passo.
due.
Qualcosa succede.
Ancora un altro passo.
Tutto senza prevedere mosse, ma solo cercando di stare sulla via (che è: "Nè disturbare nè essere disturbati").
ecco che succede qualcosa.
Si avverano dei momenti davvero forti...
a questo punto i viaggiatori possono essere tentati di tirare i remi in barca, per la serie: ma tu guarda che abbiamo trovato...
e fatalmente rallentano
e si fermano...

sabato 17 aprile 2010

viaggiatori dei tarocchi 2

"La parola che narra è piu' di una semplice parola, essa trasmette effettivamente l'accaduto alle generazioni future, anzi narrarlo è accadimento esso stesso...il miracolo che si racconta riacquista potere..." (martin Buber)
Sul rapporto tra racconto e persone che accolgono le parole si può continuare a pensare a "morte e rinascita" in un seminario di tarocchi.
Va detto che morte e rinascita vanno viste attraverso tre arcani: il folle, il bagatto e la forza.
E' proprio nel rapporto del folle con questi due arcani che si nasconde una sorta di doppio inizio che permette a chi racconta di ritrovare gli altri...
in questo pezzo di cinema invece troviamo il rifiuto di questa prassi, rifiuto spesso legato al terrore verso il femminile che del doppio inizio è protagonista...

venerdì 16 aprile 2010

viaggiatori dei tarocchi

Perchè un seminario su morte e rinascita con i tarocchi? Perchè lavorare su questa linea di confine?
Perchè siamo tutti viaggiatori e spesso lo dimentichiamo.
Si è viaggiatori e si porta da altri paesi spezie, stoffe e storie e si scambiano queste cose con altri viaggiatori.
Oggi questo non si usa fare.
Una volta però il sistema simbolico era adottato dai vari viandanti per avere un terreno comune su cui confrontarsi.
Si usava il simbolo come terreno su cui avere uno scambio vivace con l'altro. Ogni momento della vita è un inizio.
Questo, spesso, lo dimentichiamo. Tendiamo a dire "Ah...se avessi saputo" oppure "Ah...i tuoi vent'anni...".
Oviamente questo è un errore perchè quelle esperienze, anche pericolose ci hanno portato dove siamo adesso.

giovedì 15 aprile 2010

La coscienza tra morte e rinascita

E così questo seminario si lega a questo tema forte, cioè quello di uno sviluppo della coscienza...
Se la coscienza è imbavagliata, imprigionata da tutto quello CHE crediamo DI SAPERE, ecco che non vi è vera rinascita e allora possiamo facil(e)mente essere delle marionette. Perchè tutto quello che crediamo di sapere diventa come una trappola. Afferrato invece il gioco della morte, ecco che tutto diventa incerto però siamo piu' liberi proprio perchè la nostra coscienza è come svincolata. Certo tutto questo non è facile.
Perchè lo dovrebbe essere?
Quindi ecco descrizioni terribili del viaggio nell'Ade dove sembra non esservi piu' appiglio.
Ma da tutto questo si può uscire e la notte dell'anima non è senza fine.

mercoledì 14 aprile 2010

morte e rinascita sul sentiero dei tarocchi

Si parla del nuvo seminario dei tarocchi che si terrà verso metà maggio. Come forse si è già capito da qualche post precedente verterà sul tema della morte.
Lo so è un tema un pò ostico ma serve...il confronto con la morte, presente nelle fiabe, nei film (vedi post precedenti) in opere di autori controversi come Castaneda e in libri come questo presentato qui sotto è un tema che va affrontato.
In realtà sapere davvero che si muore è una sorta di liberazione che ci permette di ascendere ai piani alti dell'esistenza.

sabato 10 aprile 2010

giovedì 8 aprile 2010

misticismo e abduction

...In tutto questo c'è un pericolo, se vogliamo chiamarlo così, per gli addotti. Il passare continuamente da un piano all'altro del palazzo (vedi due post fa) può portare a una sorta di misticismo...marziano!
Battute a parte. Quello che l'addotto sperimenta quando viene preso sull'astronave (in realtà quando cambia piano del palazzo) è questa sorta di ampliamento della realtà. Si capisce che si vive su un piano della realtà ma che questo piano non è l'unico.
Esperienze forse simili sono quelle appunto dei mistici che vedono il mondo dissolversi per poi ritrovarsi a inglobare galassie. Un esempio divertente lo si trova in "Vere allucinazioni" di Mc Kenna.
In questo caso l'abduction fa si che l'addotto scopra il mondo molto piu' grande e che questo mondo gli appartiene (dopotutto è sempre nella sua camera da letto). In realtà effetto di questa scoperta delle abduction è imparare a fare le differenze tra un piano e l'altro, tra una persona e l'altra, pur restando sullo stesso pianeta.

mercoledì 7 aprile 2010

le due comunità nell'abduction

Altra cosa interessante sull'abduction che uscì fuori quando si girò "la clinica dei sogni", era la faccenda delle due comunità.
Sembrava che l'addotto facesse parte realmente di due comunità. La prima ovviamente era quella umana, la seconda poteva essere considerata quella "aliena". Lasciamo perdere adesso di quale comunità aliena.
la cosa interessante era il meccanismo. Appartenere a un altro mondo comporta un arricchimento. Sono disponibili nuove idee. Il problema, ovvio, era come esporre queste nuove idee. Un conflitto interiore che riguarda ogni persona creativa, diventava una faccenda comune nel momento in cui ci si focalizzava sulle abduction. Infatti era quello uno dei punti nevralgici. Affermare delle idee all'interno di una comunità comporta una risposta. Questa risposta se le idee sono davvero nuove subito viene vista come negativa.
Nel momento in cui la persona non ha ancora risposto in modo efficace alla domanda "Chi sono?" è chiaro che si sente lui stesso spiazzato dalle idee che ha dentro di sè.

martedì 6 aprile 2010

le astronavi nelle abduction

Forse non ci sono astronavi in queste cose.
ma neanche militari in nero, MIB, e altre persone. Quando ho girato "la clinica dei sogni", con i miei collaboratori ci siamo posti il problema.
Un ufo davanti un balcone...un pò difficile. E poi si trattava di pensare a qualcosa degno degli addotti.
Qui si parla di frequenze parallele. sono cose un pò difficili per questo le persone non le digeriscono. Vogliono la pappa facile.
Bisogna immaginare la relatà come un palazzo. Voi adesso siete a un piano di questo palazzo.
Ma il piano non è la realtà. E' tutto il palazzo ad esserlo. Gli alieni sanno spostarsi da un piano all'altro. Gli umani no. In questo modo si è sia nel letto che nell'astronave.
Nella camera da letto degli addotti vi sono tanti piani, proprio come nella stanza in cui siete adesso.
Semplice, no?