sabato 26 dicembre 2009

Una fiaba molto molto importante

Questa fiaba spiega tante cose che stanno succedendo a un livello sottile (al contrario della cronaca che lavora sul lato grossolano dei mondi).
E ' un dono per tutti e va diffuso...



FIABA DEL CAVALLINO


C’era una volta un re che aveva una bellissima figlia. Quando questa divenne maggiorenne, il re escogitò un trucco per mettere alla prova i suoi pretendenti. Si mise a nutrire una pulce fino a quando questa non divenne grande come un cammello. Quindi la uccise e la scorticò, dichiarando che avrebbe concesso la mano della figlia a chi avesse indovinato la provenienza della pelle.
Un giorno un servo del re, mentre stava vicino uno stagno disse: “Solo un idiota non capirebbe che quella è la pelle di una pulce…”
Un DIV, uno spirito maligno, udite le parole del servo, si travestì da mendicante e andò alla corte del re.
Quindi svelò l’indovinello. Il re voleva rimangiarsi la parola, ma il div lanciò il suo cappellino per aria, e sul regno scese una fitta nebbia che oscurò tutto. Allora il re cedette e il div fece ridiscendere il cappellino riportando quindi la luce del sole nel regno. La principessa era disperata e andò nelle stalle a piangere. Ma un cavallino le disse: “Non ti preoccupare, prendimi con te e porta anche un chiodo di garofano, del sale, un pettine e uno specchio…”
La principessa partì con queste cose, dei servi e animali. Lungo il tragitto il div divorò sia gli animali che i servi…la principessa si ritrovò davanti l’ingresso di una grotta; il cavallino le disse, di far entrare prima il div, assicurandogli che lei sarebbe entrata dopo. Appena lei entrò vide degli scheletri. Era proprio la grotta del div! Allora il cavallino disse. “Sali in groppa e scappiamo ma prima picchia il div!”
I due quindi scappano dal div, il quale, infuriato, provoca una bufera di neve per fermarli.
Allora il cavallino dice alla principessa di gettare il chiodo di garofano. Il chiodo si trasforma in una distesa di rovi.
Il div chiama la sua sposa: “Amore mio come sei lontana, come hai fatto a passare tra tutti questi rovi?”
“Mi sono spogliata e sono rimasta come mamma mi ha fatto e sono riuscita a passare!”
Allora il div si spoglia e perde tempo tra i rovi, mentre la principessa e il cavallino proseguono la fuga.
Ma il div supera questo primo ostacolo, allora il cavallino dice alla principessa di gettare dietro di sé un pugno di sale che si trasforma in un deserto e in un mare di acqua salata.
Il div allora dice: “Oh amore mio come sei lontana come hai fatto a passare per questo deserto?”
“Mi sono spogliata e sono rimasta come mamma mi ha fatto e sono riuscita a passare…”
Il div si spoglia di nuovo e mentre supera questo primo ostacolo la principessa e il cavallino continuano la loro fuga.
Di nuovo il div è alle calcagna e allora la principessa getta il pettine che si trasforma in una grandissima montagna.
Alla domanda del div su come abbia fatto con l’ostacolo, la principessa risponde che ha sacrificato due denti, con i quali ha scavato una galleria.
Ancora una volta i due fuggiaschi guadagnano tempo. Ma per poco, perché il div è sempre lì.
Allora questa volta la principessa getta dietro di sé lo specchio che diventa un grande fiume. Alla domanda del div, la principessa risponde che si è gettata nel fiume con una pietra al collo. Il div ci prova e scompare tra i flutti, almeno per il momento. I due fuggiaschi proseguono il viaggio e arrivano davanti una capanna dove vive un’anziana coppia. La coppia ospita i fuggiaschi per la notte. Al mattino, mentre la principessa sta ancora dormendo, arriva un re col suo seguito di cacciatori, che, durante la battuta di caccia, ha smarrito la strada. Il falco del re si va a posare sul capo della principessa. Il re si incuriosisce e chiede chi sia la fanciulla. I due anziani, su richiesta della donna, dicono che è la loro figlia. Il re la chiede lo stesso in sposa e così si celebrano le nozze.
Un giorno il re decide di partire per una lunga battuta di caccia. La regina è preoccupata perché il re intende portarsi dietro il cavallino. Il cavallino però la tranquillizza: è sufficiente che prenda con sé qualche pelo della criniera. In caso di pericolo è sufficiente bruciare i peli e il cavallino arriverà.
Nel frattempo il div è riemerso dai flutti e mascherandosi da mendicante aspetta l’ora della sua vendetta.
Mentre il re è via, la regina partorisce due gemelli. Viene mandato il messaggio al re, ma il div scatena una tempesta pazzesca e ne approfitta per scambiare il messaggio. Al re arriva la notizia che la regina ha partorito un cane e un gatto. Il re, pur perplesso, manda un messaggio nel quale dice che nessuno deve toccare la regina.
Di nuovo il div opera la sostituzione. Nel messaggio falso viene detto che la regina e i due gemelli devono esser esiliati dalla città, con la faccia annerita, su un asino, tutti rivolti all’indietro.
Sul tragitto la regina incontra il div che prima la deride e poi le dice che prima divorerà i suoi gemelli e poi lei. La regina risponde che se accende un fuoco, il div potrà cucinare meglio i gemelli. Il div è d’accordo e la regina ne approfitta per bruciare i peli. Arriva così il cavallino.
Questa volta la battaglia è dura. Il cavallino e il div si battono in un fiume. La regina sa che se vedrà la schiuma rossa il cavallino ha perso, se bianca avrà vinto. Appena vede la schiuma rossa, la regina perde i sensi. Quando si risveglia però la vede bianca, infatti ha vinto il cavallino. Il quale però le dice che ora tocca a lui morire. La regina dovrà buttar via la testa, sistemare le zampe ai quattro punti cardinali. Poi gettar via le interiora, quindi la regina dovrà sistemarsi sotto le costole.
Detto, fatto.
E subito le zampe diventano alberi di smeraldo,dalle viscere sorgono bellissimi villaggi, le costole diventano un castello dorato e la testa si trasforma in uno splendido fiume di acqua cristallina.
Intanto il re fa ritorno dalla battuta di caccia e venuto a sapere la novità uccide dalla rabbia tutti gli abitanti e per poco non impazzisce. Dopo questa strage diventa un derviscio errante e si mette alla ricerca di sua moglie. Arriva al paradiso nato dal cavallino e chiede a una serva vicino un pozzo di chi sia questo regno e la donna risponde: “Una vedova e i suoi due figli…”
Il re capisce tutto e fa cadere nel secchio d’acqua il suo anello, che la regina riconosce.
A questo punto la famiglia reale si può felicemente riunire.

mercoledì 23 dicembre 2009

Auguri dal piu' bel film


Forse il film italiano piu' bello...la prima volta che l'ho visto tanti anni fa mi folgorò insieme a guerre stellari e lo squalo (!). Poi questo è rimasto e ha a ccompagnato i friedkin e Jodorowsky.
Quindi con questo primo amore vi auguro a tutti buone feste!!!

lunedì 21 dicembre 2009

Un magico tappeto di conchiglie

Quando abbiamo girato la tripletta di film sincronici, capitò di lavorare intorno ai temi del Mercurion (ci stanno i post) e un paio di avventure furono davvero toste, e per un attimo sfiorammo mondi strani, particolari, dove la magia è di casa.
Questa volta abbiamo cominciato con piu' calma ma adesso...andando in giro tra alberi e prati, ecco vicino a un bordo strada tante conchiglie che affiorano. Come fanno tutte queste conchiglie a stare praticamente in montagna?
La risposta è semplice. Molti secoli fa la conchiglia era considerata molto magica, legata al sesso femminile e quindi alla luna e alla fecondità.
Non solo qui da noi, ma un pò dappertutto fino all'India e alla Cina. In molte parti del mondo si usava "seppellire" uno strato di conchiglie sotto il terreno per assicurare al luogo fecondità e anche protezione per i viaggi nel mondo dei morti. Adesso che il clima è cambiato e il lavoro degli uomini peggiorato (perchè segnato da fretta e denaro), capita che il terreno frani e quindi si vedono queste pareti argillose a bordo di una strada dove sbucano tutte queste conchiglie rimaste lì da moltissimo tempo.
Ne raccogliamo qualcuna per la costruzione di un set del film (la stanza di un personaggio chiamato Carole) e le portiamo a casa. Però niente di piu' facile che un tema del genere ritorni nelle altre ricerche e grazie alla sincronicità di qui fino a giugno non arrivi qualche altra avventura degna compagna del film che si sta preparando.

sabato 19 dicembre 2009

Un albero sacro e il cinema


Ieri stavamo parlando con gli amici della legge del 5 e degli alberi sacri. questo perchè si devono trovare i posti e costruire le scenografie. Dopo le strane storie della foglia "magica" trovata per caso, ecco che si è dovuto realizzare un dipinto di un albero un pò particolare che dovrà stare in una delle stanze del film.
C'è un solo modo, forse, per realizzare un albero così. Utilizzando le tecniche pittoriche suggerite da Rudolf Steiner in una delle sue tante conferenze.
Quindi utilizzare fogli a sfondo nero e bagnarli con l'acqua e seguire il colore che prende vita nell'acqua. Forse tutti quelli che si occupano di cinema dovrebbero di tanto in tanto realizzare un albero con questa tecnica.
Rapportarsi in questo modo a questo simbolo fa capire davvero quali sono le reali basi di un cineasta e il suo rapporto con i mondi oscuri.
E come questo rapporto sfocia in visioni.

martedì 15 dicembre 2009

nell'antico regno...


Che si tratti dunque di sogni o fiabe, chi si trova in un mondo particolare, che nulla ha a che fare con quello "quotidiano" ha a che fare con i tre tempi, che poi sono sempre uno.
Sulle fiabe ci sarebbe molto da dire e persino i Beatles hanno dovuto viverne una, nella quale il gioco è proprio sul riconoscere questa interdipendenza tra i tre tempi.
Gli stessi sogni hanno "scene" che hanno a che fare con i tre tempi e tutti e tre vanno prese in considerazione per l'ingresso in mondi per il momento solo potenziali.
Tutti questi mondi però sono alla nostra portata e sarebbe davvero sbagliato vedere questo come l'unico possibile.

domenica 13 dicembre 2009

Segnali dal futuro


Questo post è anche un omaggio agli amici di Genova, dato che Frequency l'ho visto con Andrea Bruschi proprio a Genova qualche anno fa...
i segnali dal futuro sono caratteristici della sincronicità. La Von franz ha spiegato metà della storia. In pratica quando vi è un evento del genere il futuro manda un segnale alla nostra mente,allungando presente e futuro in un punto x. Accettando il segnale, vi è la possibilità di riparare ad un errore e di accettare l'ingresso di un'idea nuova nel nostro presente. Tutto questo sbrodolare perchè l'altro giorno, mentre si ragionava sulla teoria dei 5 elementi presente nel nuovo film, ho trovato una foglia con sopra stampato un bel 5...un 5 disegnato proprio dalla natura stessa. segnali dal futuro...

martedì 8 dicembre 2009

la conchiglia del mistero


Mentre cammino per i boschi, pensando al film, ecco una conchiglia.
La conchiglia è un simbolo particolare.
E' un simbolo di rinascita.
Prima ancora della croce, a ricordarci che siamo corpo e spirito, che la scoperta di questo e altri mondi passa per la donna c'è la conchiglia.
Un tempo erano usate come monete di scambio e nelle tombe potevano essere usate per preservare i corpi.
Sono legati alla perla e alla luna.
Adesso questo simbolo così forte lo si ritrova, magari, nella moda, ma questo ci ricorda che alcune cose che sono davvero ancestrali non possono essere distrutte.
Possono essere dimenticate...
ma qualcosa all'interno delle persone agisce ed ecco che il simbolo ritorna.
E con esso la donna e il suo mistero.