lunedì 30 novembre 2009

Il fulcro del cambiamento


Lo so...è un film molto visto e molto amato...ma a volte i film vanno ricordati non solo perchè funzionano o perchè sono rari,ma per certe cose che esprimono. In questo caso il coraggio di abbattere ossessioni, convogliare tutto quello che di bello vi è in noi...e poi il cinema in Italia adesso non è meno prigioniero della prostituta bambina interpretata da Jodie Foster.
Basta stare nei soliti quartieri, giocare a rimpiattino, baciare presunti potenti. Forse è davvero arrivato il momento di rimboccarci le maniche e abbattere un pò di nemici, per poter realizzare cose agili, leggere ma che possano essere apprezzati da un pubblico grande quanto il mondo!

sabato 28 novembre 2009

Il blu prima della città rossa


Quando si lavora a un film se chi lo prepara sà già piu' o meno quello che deve fare si concentra nel suo orticello.
se invece il film è un tuffo nel vuoto, se è tutto un puntare sul futuro, all'inizio non si vede che buio...però piu' si va avanti piu' si capisce che è come uno staccarsi dal passato e alle nostre spalle vi è luce.
Ci sono film fatti di futuro e film fatti di passato. Solo i primi hanno il buio davanti e la luce dietro. Solo i primi ti fanno capire cosa è successo prima, mentre i secondi permettono che il passato sia la tua protezione, ma tu non capirai mai cosa ti è successo davvero e ne sarai schiavo.
Solo quando siamo dentro la morte capiamo cosa è stata la vita.

mercoledì 25 novembre 2009

il cuore e l'incontro


Volendo quindi vedere davvero (ed essere visti) bisogna liberarsi del passato, accettare una sorta di innocenza che è come uno sguardo vergine, che non ha altri riferimenti...prima però bisogna sapere l'effetto che hanno avuto le nostre azioni sugli altri. Solo in questo modo il nostro cuore diventa come un'astronave e ci fa salire e siamo visti.
Non quello che abbiamo fatto ma gli effetti di quello che abbiamo fatto. Allora l'incontro è possibile.

domenica 22 novembre 2009

Verso Rubedo


Lasciatoci alle spalle Albedo o quanto meno quello che albedo stesso ci ha concesso, si va verso il futuro, dove i minosse di questo mondo, quelli che sguazzano nei pensieri di Nigredo, non possono arrivare...già sappiamo che non vogliamo essere come loro.
Il viaggio verso rubedo però è difficile. Diffcile accettare che si può chiedere tutto e che questo chiedere fa crollare la visione del mondo che abbiamo tanto cara. Ma che importanza ha?
Forse ci sono dei ricordi...
desideri non nostri..
sogni che sono rimasti con noi come un mantello....

sabato 21 novembre 2009

Mondi paralleli...a Roma

Di ritorno da Roma, dove ho incontrato amici fidati per il film da girare.
dato che nel film la tipa che non si ricorda chi è si ritrova invischiata in trame che ricordano i mondi paralleli, ecco di nuovo a parlare dei personalissimi inferni (e paradisi) che ognuno di noi stringe a sè temendo di perdere tutto...
"Adesso è periodo" mi fa Stefania, "poi col 2012..."
"Io ho già girato su questa cosa e ho le idee chiare da tempo visto che si tratta di mondi che finiscono e rinascono..."
In molti dunque hanno paura di perdere visioni che li consolano, come se il mondo non finisse in ogni istante e non rinascesse grazie la nostro sguardo e se solo ci ricordassimo questo, capiremmo che tutto questo (che abbiamo davanti adesso, proprio mentre leggete queste note)è solo per i nostri occhi.

domenica 15 novembre 2009

Lasciando Albedo...


Può quindi il cuore diventare come una gigantesca astronave, forse l'unica possibile, che va avanti con l'energia della vita stessa...lasciando Albedo si scopre una nuova forma di buio.
Se nella Nigredo era tutto un fango, qui, invece, abbiamo come un buio stellare, un tornare a casa, un andare ancora una volta alla ricerca, uno scoprire che non siamo soli, che non lo siamo mai stati, che è tutto nella vita, che ogni singolo istante può farci scoprire una catena di mondi.
Non una fuga ma una trasformazione.
Un crogiolo.
Qualunque cosa anche la piu' grezza ne ha le potenzialità.
Niente sterilità.

venerdì 13 novembre 2009

Albedo, le nebbie del cuore


...E così chi davvero ascolta il proprio cuore, nel regno di Albedo scopre quanta nebbia vi era nel suo cuore.
A questo punto di crescita, bisogna sapersi prendere delle responsabilità. Chi cresce non deve solo salire in alto e nevroticamente guardare in basso (il famoso io sono io e voi non siete un cazzo del marchese del grillo di Monicelli) ma dare agli altri, in modo da essere seguito.
Chi non fa così manda gli altri (perchè manda segnali sbagliati, incoerenti) a sbattere contro gli scogli, ma questo poi non gli eviterà di fare i conti con questi fantasmi in un momento successivo.

mercoledì 11 novembre 2009

Incontrando l'altro...


Mi trovo a discutere con i miei collaboratori sul rapporto tra due personaggi nel nuovo film. In pratica è come se uno dei personaggi riversasse le sue ossessioni sull'altro non riuscendo ad essere se stesso. Qui potete vedere "Doppia immagine nello spazio", in uno dei momenti piu' carini (però ricordavo altre scene, ma sono trent'anni che non lo rivedo)...a un altro livello due sono le esplorazioni possibili. Una è quella del "sosia" targato Dostoevskij, davvero feroce nel mostrare i conflitti interiori di chi non accetta se stesso e l'altro è il Vangelo di Giovanni (dove l'altro viene faticosamente e alla fine riconosciuto).

martedì 10 novembre 2009

Il salto nell'abisso nel regno di Albedo


Nel momento in cui siamo nel regno di Albedo ecco che bisogna imparare a gestire gli impulsi sottili.
Come fare quindi a saper distinguere tra pazzia e illuminazione?
E' questo il grande interrogativo di Albedo. se nel regno della Nigredo vi era il problema di scoprire sulla propria pelle quanto i propri pensieri fossero pesanti e fangosi, quanto fosse falsa l'affermazione che i pensieri fossero piu' veloci della luce ( e un'intuizione allora a che velocità viaggia?), nel regno di Albedo si può essere sommersi da troppi segnali. Questo pericolo è come una danza sull'orlo dell'abisso...pazzia e illuminazione ballano un tango che ci può portare o dall'altra parte o far precipitare...

sabato 7 novembre 2009

Che cos'è l'entusiasmo?


Ieri di nuovo gran riunione per il film. Abbiamo preso questa abitudine, che è come un motore che genera entusiasmo e scopre affinità.
Ovviamente abbiamo bevuto e mangiato...
Poi l'argomento dal film è scivolato sulle abduction e sulle storie di alieni. io ho già detto la mia nel film "La clinica dei sogni" e so di essere in controtendenza sulla rete, cioè per me queste faccende hanno anche un lato positivo...detto questo mi piacerebbe parlare un pò dell'entusiasmo, di quel momento di vera poesia che si crea quando le persone condividono un momento. Non è questa un'epoca di veri entusiasmi, di vera festa quando si crea qualcosa insieme. Di solito sono momenti indotti, in cui si festeggia qualcosa che non appartiene davvero a chi festeggia. I situazionisti avrebbero molto da dire su questi incontri in cui si parla di cose che non si è davvero vissuto ma solo visto, spiato e ricevuto di terza mano.
invece l'entusiasmo è necessario per far cadere i muri interiori che impediscono calore e intimità, e lasciarsi alle spalle nigredo e depressioni, salutari solo in un primo momento...

venerdì 6 novembre 2009

una sola mente cineasta


Vedendo questo film chiunque fa cinema ricorda (piu' che scoprire) che esiste una sola mente, una sorta di campo unificato, come piace dire a Lynch.
Tante volte su questo blog abbiamo scritto che è molto importante per i cineasti ADESSO studiare lavorare su Jung, come fu importante Freud prima della seconda guerra mondiale.
Poi se uno ha un temperamento intellettuale, lo so, difficilmente riesce, in un falso orgoglio, ad accettare il fatto che le proprie idee, immagini, non sono sue ma possono anche essere di qualcun altro.
A quel punto però gli si può ricordare che se esiste una mente che ci sogna tutti c'è anche un corpo!

lunedì 2 novembre 2009

Lavorando sugli archetipi come un matto straccione


Lavorare sugli archetipi prescinde dal budget. Lucas ha provato a replicare piu' di una volta quello che ha fatto con guerre stellari ma ha toppato (con stile ma ha toppato).
Arrivano Joe D'Amato e Claudio Fragasso e con due lire due girano un super cult che la gente non riesce a smettere di guardare. Questo per dire che dopo la nigredo viene albedo e che si lascia il mondo sotterraneo con questa perla. Per una volta gli gnomi sono stati generosi (Paracelso diceva: fate attenzione!).