lunedì 19 novembre 2007

nuovi modi di visionare


E' forse finito il tempo dell'attrezzatura "cormaniana" (un pò di sesso...azione...mostri dell'inconscio)?

Anni fa, i film di Corman portarono al cinema Freud e Poe con risultati sfavillanti....

Oggi, il nuovo, pur bellissimo, film di Coppola usa quella stessa attrezzatura per tradurre in immagini un romanzo di Mircea Eliade, "Un'altra giovinezza".

Sembra proprio che per giocare con gli argomenti della "scienza sacra" questa attrezzatura non servi a molto, che perda di vista l'essenziale.

Il doppio come un Mr. Hide..l'iniziato come un agente segreto tra i vicoli (e i bellissimi dialoghi al caffè che si trovano nel libro completamente travisati), il viaggiare nel tempo come una possessione demoniaca...per gli argomenti esoterici che si troveranno sempre di più nei film a venire, serve davvero un modo diverso di fare cinema.

Nuovi schemi di gioco.

Il film di Coppola sembra proprio dare il là a questa necessità.

Soprattutto adesso che il cinema sta per diventare molto goloso di certi argomenti.

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