Eccolo l'incontro col divino.
Il matto ha viaggiato e ha riscoperto il suo rapporto col divino.
E' qualcosa di molto forte.
Diciamo che è come una sorgente fosse salita su su fino a sbocciare oltre il nostro cranio.
Di questa scoperta bisogna far partecipe tutti e non rinchiudersi
Ecco cosa dice il Cantico dei Cantici...
"Ho detto:"salirò sulla palma
coglierò i grappoli di datteri;
mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il profumo del tuo respiro come di pomi".
Il tuo palato è come vino squisito...
come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca soffusa di grazia.
Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua."
La scoperta di noi stessi non può che essere una festa!
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