mercoledì 29 luglio 2009

Moby Dick (1-5)

Comincia in una fredda notte, Moby Dick.
Una di quelle notti che gela tutto, dove le taverne piu' povere non hanno fuoco per riscaldare gli avventori.
Eccolo Ismaele, con i piedi gelati, senza soldi, che mangia gnocchi e divide il letto con un ramponiere che è tutto un programma...
Acqua e meditazione vanno insieme, dice Ismaele.
Come far sorgere nei cuori delle persone, emozioni comuni che possono unire anzichè dividere?
Come si supera l'irrigidimento?
L'egoismo, l'isolamento sono cose come il freddo, che tendono a isolare gli uomini. Va ricordato che su una nave che va per il mare tutti i marinai devono unirsi per il lavoro in comune. E Ismaele è un marinaio non un viaggiatore o un capitano.
Viaggi che durano a lungo, seguendo il flusso del tempo, verso una meta comune. In tutto questo sorge la prima domanda: Ismaele si prende davvero cura di se stesso?
Lui così a contatto con la natura segue i cicli cosmici?

Nessun commento: