giovedì 30 luglio 2009

Moby Dick (6-10)

Questo tema viene ripreso da Melville e sviluppato nelle pagine successive, con la storia di Giona, raccontata, in modo umoristico e profondo allo stesso tempo, da Padre Mapple.
Giona è un gran testo che è stato scandagliato in tutti i modi.
Qui Ismaele ha modo di risentirla e farla sua, ancora una volta, insieme ad altri fedeli.
E' quel modo di unire i cuori di cui parlavamo nel post precedente. E a tutti questi cuori che si ritrovano uniti nel dolore e nella morte, Padre Mapple con sagacia li porta alla gioia con una riflessione semplice semplice:chi si allontana dalla strada della ragione trova spine lungo il cammino...
e nel momento in cui non si riprende il cammino della propria via, anzi, si affronta il pericolo con faccia tosta, come se non ci riguardasse, come se il lavoro su noi stessi non toccasse a noi e solo a noi, ecco che siamo inghiottiti in abissi profondi dove abbiamo occasione di prendere coscienza di chi siamo davvero.
Ismaele capisce la lezione e sempre sotto il segno dello humor decide di aprirsi a colui che, per uno scherzo,lo aveva terrorizzato la notte precedente.

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