Si è un pò parlato, ieri, nella seconda proiezione del film, della sequenza del bosco (rosso, vedi post).
E' o non è un sogno della protagonista?
E' facile trovare in un sogno le nostre radici: si sogna un familiare, una signora anziana, una persona che ci assomiglia che dorme...sono stati scritte montagne di libri sulla faccenda. Forse questi tipi di sogni vanno considerati una PRIMA PORTA DEI SOGNI. Un giorno dovremmo parlare delle porte dei sogni. Di questo viaggio che ogni notte compiamo. Viaggio che ha delle tappe. Viaggio che è forse un promemoria di quello che facciamo al risveglio.
In queste scene la protagonista parla del Mercurion, di san Nilo, perchè sta preparando un film sulla faccenda.
Ovviamente però Enrica è di Scalea, cioè di un posto dentro il Mercurion. Quindi il documentario è duplice: è un momento in cui Enrica rivive il viaggio che le spetta, il viaggio tra le sue radici. Se avete seguito il blog (al limite leggete all'indietro) sapete che le persone che hanno lavorato in questo film hanno fatto un lavoro su se stessi prima di girare e anche durante.
Quindi si, vi è la messa in scena di un sogno, un sogno che appartiene SOLO AD ENRICA e che lei ci ha concesso...però è una cosa che vale per tutti. Vagare in un bosco e beccare una strega è un classico del mondo onirico.
quindi non cercate di bloccare la cosa scegliendo di dire che è un sogno o forse no.
E' una di quelle storie che el duende soffia spesso sul viso delle persone. Un dono (di Enrica, del film, del mercurion...)
sabato 5 aprile 2008
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