Dedalus nel suo viaggio verso l'indipendenza si scontra con le difficoltà materiali, pur conservando una sua qualità, che al suo interlocutore, il preside, manca vistosamente. Qualità che si esprime nelle prime grandi pennellate del flusso di coscienza molto noto in Joyce. Il preside, infatti, è tutto un eruttare consigli e nel parlare male degli altri, cosa che sfocia in un travolgente antisemitismo.
E' caratteristica delle persone di scarso spessore guardare fuori di sè e cercare le responsabilità delle proprie difficoltà negli altri piuttosto che in se stessi...
"Io sono PIU' FELICE DI LEI..." è infatti la frase, che nella sua assurdità, svela il duello tra i due personaggi.
Come abbiamo visto nel primo episodio comincia qualcosa, sia pur nella piu' grande confusione. Qui arrivano, come abbiamo detto, le difficoltà materiali vistosamente materializzate(!) dalla lista dei debiti (che il preside dice di non avere) che sembrano voler bloccare il progetto di Dedalus. Ma il giovane resiste e spezza i tre cappi che sente di avere attorno il collo.
sabato 30 maggio 2009
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