martedì 16 settembre 2008

I Ching e il cervello

Uno dei piu' bei libri della storia (libro?) è sicuramente I Ching. Per me il piu' bello.
In realtà si tratta di un mezzo che amplifica la mente, sollecitando l'intuizione. Jung ne parlò a proprosito della sincronicità, anche se quello che scrisse erano solo dei primi spunti. All'epoca questo prezioso regalo da parte dei Saggi, era considerato un cumulo di superstizioni.
Meglio cosi'. Oggi ne possiamo visitare le stanze con continuo spirito infantile (si è sempre bambini rispetto alla vera saggezza) e scoprire che IN OGNI COSA C'E' SEMPRE QUALCOSA DI PIU'.
Ogni volta che lavorate su qualcosa, quando credete che sia stata scritta la parola fine, allora mettete mano a I CHING. Chiudere una conversazione, un lavoro, un amore, convinti che non ci sia altro da fare è un vero atto di presunzione. Nel caso del cinema ovviamente si può usare per amplificare una prima visione. Questo perchè il nostro mondo è fortemente segnato dal mutamento, quindi bisogna trovare il mondo di usare il tempo non come se fosse un padrone irascibile ma un amico gentile. Ovviamente questo vuol dire che esso non va usato per predire il futuro ma per scandagliare le infinite possibilità del presente. Di solito andiamo cosi' veloci nelle nostre cose da ottenere il risultato opposto alle intenzioni. Per questo le prime volte che viene usato I CHING modifica la chimica del cervello, ormai tarata su metodi da rapina. Le cose si costruiscono mattone dopo mattone, in modo da prescindere il dualismo e ottenere risultati duraturi.
Ormai è chiaro: piu' veloci andiamo piu' bruciamo tempo (che è l'unica cosa che abbiamo sulla Terra), piu' andiamo lenti, piu' tempo otteniamo. Quindi su ogni cosa fate una sola domanda e poi approfondite il simbolo, tessendolo con la realtà specifica che vivete.

2 commenti:

Unknown ha detto...

quale è il miglior modo di porre una domanda all' I ching?

graz ha detto...

Diciamo che capire come si fanno le domande è proprio uno dei grandi insegnamenti del libro dei mutamenti. All'inizio si chiedono cose futili oppure si è troppo vaghi...cerca di essere limpida e precisa