giovedì 18 giugno 2009

I tarocchi - arcani maggiori - "Il Matto"


Si ha una meta chiara.
Senza eccessi si va per la propria strada.
Allora perchè è "matto"?
Si sa la meta ma non si sa altro! Una volta ponderato un effetto, imparato qualcosa, si va avanti.
Si è ancora crudi. Si è oscuri a se stessi. Un albero che penetra piano nel terreno e contemporaneamente si sale verso il cielo.
Un arbusto (vista la fogliolina nella sua mano?) che un cane ha preso di mira. Il matto sa solo che vuole andare lì! Tutti vogliono sapere prima se il gioco vale la candela. Questa è la vera follia. Il progetto comodo, l'avventura facile come Disneyland. Bisogna alimentare poco a poco tutto questo. Non esiste un albero uguale all'altro. A piccoli passi, commettendo un milione di errori sempre nuovi si risulta imprendibili.
Invece, seguendo un milione di vie, cambiando freneticamente si risulta ciechi e si viene sempre cecchinati.
Ogni nuova azione compiuta con l'obiettivo sognato porta frutti della conoscenza.

2 commenti:

maryvaleriano ha detto...

Più leggevo il post, più mi vedevo nel percorso del matto col mio blog. Mi sono affasciata alla blogsfera come il matto di Waite all'abisso... Ho prosseguito la strada come il matto di marsiglia, incurante dell'animale che lo desnuda... Ho preso scorciatoie e stradine come un viandante che va e basta, indipendente di dove va... Non mi piace vedermi nella figura del matto. Allora prenderò il fatto di essermi imbattuta nel tuo pos, come un consiglio per migliorarmi.

graz ha detto...

è un buon inizio!