venerdì 5 giugno 2009

Ulisse di Joyce - ottavo episodio - "I Lestrigoni"

All'ora di pranzo la comunità di Dublino si presenta sempre piu' frantumata...infatti non si conosce il singolo.
Andiamo per ordine.
Forse la frase cardine di questo episodio è quella sul futuro che proietta la sua ombra davanti a sè. Bloom passeggia alla ricerca di un buon posto dove mangiare (non troppo, ha fatto una buona colazione) e l'ombra di Molly, la passione che prova per lei (rievoca il loro primo amplesso) e la gelosia (alla fine incrocia il suo rivale ma lo evita) sono come un rumore di fondo costante che non lo abbandona mai.
In tutto questo quando Bloom trova il locale giusto, peggiora il suo futuro, secondo lo schema che una palla di neve diventa una valanga.
Infatti si amplifica il piccolo equivoco del quinto episodio (sulla corsa dei cavalli) anche grazie al semplice gesto di saluto che Bloom stesso fa ad alcuni avventori che hanno parlato di lui, deformandone la figura (si veda l'equivoco sul vestito nero).
Insomma quando una comunità (tanto la famiglia che la città stessa) non ha un rapporto sereno col femminile sembra che la coerenza vada persa e con essa una certa sicurezza per affrontare i propri fantasmi.
Bloom comunque non potrà evitare questo confronto serio con se stesso e gli altri per molto altro tempo.

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