mercoledì 28 gennaio 2009

I Ching e le sue storie

Dopo aver parlato dell'esagramma 48 (che forse avrebbe bisogno di un approfondimento), vorrei spiegare il perchè di queste storie legate a I Ching. Sono convinto che i 64 esagrammi disegnino una serie di piste da percorrere, quasi dei tragitti neurologici. Di solito la maggior parte di noi affronta le storie della sua vita seguendo due o tre sceneggiature. L'ho notato tutte le volte che ho letto i tarocchi a qualcuno. Per ogni argomento, due tre soluzioni e basta. Considerato che abbiamo cuore e cervello mi sembra un pò poco. I Ching traccia un'altra possibilità. Riconoscere che ogni evento della nostra vita fa parte di un ciclo e ha i suoi cicli. Ogni evento può essere scomposto in una serie di tratti e inserito nel contesto. Riconoscerne la pista di cui fa parte e su questo volare come su un deltaplano può essere una possibilità di uscire dalle prigioni che noi stessi ci siamo creati.

1 commento:

dashadema ha detto...

Sicuramente offri spunti di riflessione ma l'I Ching è nato per essere interpretato dal singolo individuo. L'interpretazione è un fatto soggettivo. Ognuno ci legge la propria interiorità, ognuno vi proietta la propria esperienza interiore. Voi state proiettando i vostri contenuti interiori, assegnando loro un'oggettività che non hanno. La prefazione di C.G. Jung, è senz'altro più convincente delle mie parole.