Questa mattina stavo facendo colazione quando un ragazzo saluta tutti in un modo curioso...è un militare in partenza per il Libano.
Una ragazza (anzi, una giovane donna) dice: "Io non sposerei mai un uomo che fa missioni del genere..."
La faccenda mi aveva colpito più che altro perchè in quel momento stavo pensando a chi crea nuovi mondi, insomma a questo post. El Duende è come un seme che con le prossime proiezioni comincia il suo percorso e ne genera altri. Secondo la saggezza cinese, un buon inizio è un inizio difficile. Tracce di questa cosa si ritrovano anche nella Genesi, dove si legge tra le righe che quando si comincia qualcosa, bisogna dominare le acque, cioè i sentimenti. E' il primo passo perchè la cosa che abbiamo cominciato da seme diventi pianeta e da pianeta universo. Se si decide di cominciare una cosa a volte si ha il timore di perderne altre...premetto che sono obiettore di coscienza e quindi credo poco alle missioni all'estero. Ma la faccenda è una buona metafora per quello che ci succede dentro. Andando in nuovi territori, tra incognite e pericoli, cosa ci trattiene?
venerdì 28 marzo 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento