lunedì 24 agosto 2009

Moby Dick (71-75)

Continuano ad essere pagine molto belle.
Non solo perchè l'avventura prende il volo o perchè continuano ad uscire fuori personaggi pazzeschi come il profeta che pensa di essere... Gabriele!
Tempo fa ebbi la ventura di incontrare Jeremy Rifkin a una conferenza. Il grande economista disse che gli americani sono allo stesso tempo molto lavoratori (quasi quanto i coreani) e molto religiosi. Religiosi, non spirituali, badate bene!
Infatti c'è una bibbia in ogni camera d'albergo e la credenza nell'Anticristo, come persona fisica e già molto sgommante tra noi, molto diffusa.
Questi due aspetti sono molto presenti in Moby Dick (viene quasi da pensare all'altra "balena bianca" della letteratura americana, Phili K. Dick). la cosa che piu' affascina è che Melville è riuscito a costruire in modo graduale un mondo lavorando molto su i dettagli, concentrandosi in modo quasi ossessivo sulle sue passioni, distillando le conoscenze acquisite pagina dopo pagina. Chi riesce a seguire queste cose adesso si trova decisamente in mare aperto pronto a spiccare il volo chissà dove.
Intanto i nostri hanno notizia di un altro "omicidio" di Moby Dick.

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