Dobbiamo ritornare sull'argomento Apocalisse perchè sento in giro un pò di confusione. Visto che i miei 5 lettori sono esigenti e riflessivi torniamo sulla faccenda integrandola col concetto, attualmente in esplorazione, della sincronicità. Apocalisse vuol dire rivelazione. Uno si scopre. a volte scopre qualcosa su se stesso in circostanze un pò turbolenti ma questo non vuol dire che ogni terremoto sia un' "Apocalisse". La rivelazione è una faccenda personale. Succede almeno 5 volte l'anno che una persona scopre qualcosa su se stesso. Ma questa scoperta può anche derivare da un vecchio diario che sbuca da delle carte dimenticate. Uno lo sfoglia e scopre con sgomento che sta facendo le stesse cose di 5 anni fa. Disastro! E...rivelazione! Capito? Il nostro problema davvero importante è che spesso siamo CREATURE e invece dovremmo essere CREATORI. Ci crogioliamo in un paradiso terrestre creato da altri e non dalla nostra opera. Come si rientra nel paradiso terrestre? Abbiamo dei desideri, no? Ma questi desideri devono essere usati per far fruttificare i nostri talenti.
lunedì 28 aprile 2008
giovedì 24 aprile 2008
Uroboros e sincronicità
Interviene in questo processo, descritto nei post precedenti, il simbolo dell'uroboros. L'uroboros è un simbolo particolarmente efficace nel descrivere quello che accade quando la sincronicità scorre nelle nostre vite. E' facile in momenti come questi sognare un funerale o addirittura vedere carri funebri per strada. Non sta succedendo niente di tragico. Bisogna liberarsi di queste vecchie concezioni. Stiamo parlando di simboli e di una concezione che vede la vita come un sogno. Queste cose che appaiono in realtà presagiscono una rinascita spirituale. la sincronità lavora per prima cosa in questa direzione. E' come un flusso che scorre lungo i canali circolari del tempo. Dato che questo flusso va a spirale vi può essere una crescita. Non bisogna sentirsi giganti a questo punto. Attenti all'indignazione. Per prima cosa lavorate su voi stessi, sugli strati ignobili che avete. Alchemizzandoli, non cercando di combatterli come un duello. Vanno re-integrati non dissolti.
lunedì 21 aprile 2008
l'ultima spinta del desiderio
Bisogna saper usare la sincronicità. Perchè non è tutto oro quello che luccica. Succede qualcosa dopo che abbiamo scoperto questo crogiolo di desideri dentro di noi. Il nostro cuore vuole bruciare le vecchie scorie. E' una giusta spinta verso l'alto. Mi piace chiamare questo movimento: "l'ultima spinta del desiderio". E' come una sorta di tentativo di allargare i nostri orizzonti. In questo caso, la spinta è data dal fatto che la sincronicità ci ha fatto conoscere questo "bacio del mondo". Ci sentiamo ribollire dentro, tante cose non ci stanno più bene. Subentra un pò di fretta. Si capisce che si è un pò diversi da quello che immaginavamo. In realtà non bisogna andare da nessuna parte. Non si tratta di scappare da qualche parte, in un ipotetico mondo dove la gente "Ci capisce, ci apprezza per quello che siamo". Niente di tutto questo è vero. E' vero che noi non vedevamo noi stessi bene. Piuttosto sbarazziamoci di certe schifezze che stanno dentro di noi. Forse non è così importante dedicare tutto quel tempo a quel progetto. Forse abbiamo già un progetto che è solo nostro.
Forse non siamo così stupidi.
Quindi rilassiamoci.
facciamo un bel respiro.
E' andato via quel pizzico di rabbia che non ci serve più?
Forse non siamo così stupidi.
Quindi rilassiamoci.
facciamo un bel respiro.
E' andato via quel pizzico di rabbia che non ci serve più?
sabato 19 aprile 2008
La spirale del tempo e la sincronicità
Come spiegato in altri post, esistono cicli. La sincronicità lo sa e ci va a nozze. In questo caso bisogna avere il coraggio di pensare al tempo non come a una linea retta ma come ad una spirale. la cosa si collega un pò a quello che avevamo scritto su i simboli. I simboli su un significato base risuonano con la domanda e offrono continuamente risposte (e non dogmi!!). la cosa si vede un pò in El Duende dove i tarocchi ancora risuonano con le prime pagine dei giornali (vedete la carta della Luna e il casino su i cani pastori nel Kossovo).
In questo caso voglio precisare che i personaggi di El Duende ritornano nel prossimo film (quello erotico) visti sotto un'altra prospettiva ma in modo che questi crescano, si arricchiscano, migliorino e così via.
La sincronicità infatti è così. Sfrutta l'andamento a spirale del tempo per ampliarsi. Essendo una caratteristica dell'amore vuole comprendere il tutto. Sa di non sapere e quindi si pone domande.Riceve risposte sul piano simbolico e quindi è stimolata; senza sosta.
In questo caso voglio precisare che i personaggi di El Duende ritornano nel prossimo film (quello erotico) visti sotto un'altra prospettiva ma in modo che questi crescano, si arricchiscano, migliorino e così via.
La sincronicità infatti è così. Sfrutta l'andamento a spirale del tempo per ampliarsi. Essendo una caratteristica dell'amore vuole comprendere il tutto. Sa di non sapere e quindi si pone domande.Riceve risposte sul piano simbolico e quindi è stimolata; senza sosta.
giovedì 17 aprile 2008
Desiderio e sincronicità
E' chiaro che è il desiderio la molla della sincronicità. Un pò di desiderio è importante perchè senza di questo il mondo resta POTENZIALE. Nel momento in cui lanciate un desiderio, il mondo da potenziale si sveglia, apre un occhietto e fa "Chi mi ha chiamato?" e diventa ATTIVO. Lanciare un desiderio nel mondo,un sasso nello stagno, richiede anche un pò di coraggio. Purtroppo oggi siamo tutti molto potenziali. Non abbiamo il coraggio, fino in fondo, dei nostri desideri. Sostenerli fino in fondo. Questo perchè i nostri desideri trasformano il mondo. Quello una volta svegliato si dà da fare. Oggi nel nostro inconscio si coltiva molta rabbia, molta aggressività. Ricordatevi che in un mondo interconnesso questa rabbia e questa aggressività si realizzano, comunque. Magari agisce qualcun altro. Il risultato è lo stesso: ci arrivano addosso molte notizie, immagini violente, nauseabonde. In El Duende si è molto vista questa cosa con la lettura "taroccata" dei giornali, l'alchimia delle notizie pubblicate, incantesimi lanciati nella mente di migliaia di persone in un colpo solo. Pulite il vostro sguardo. Accogliete nel vostro occhio la luce. Non irrigidite il vostro sguardo. Fatevelo dire da un uomo, un maschio, che a livello di desiderio usa molto lo sguardo.
E voi donne, come rispondete agli sguardi del vostro uomo?
E voi donne, come rispondete agli sguardi del vostro uomo?
lunedì 14 aprile 2008
Tarocchi e sincronicità
L'altro giorno parlavamo della carta del giudizio, forse la carta più raffinata nel sintetizzare i meccanismi della sincronicità.
Come usare, comunque, tutti i tarocchi in faccende come queste?
Lao Tsu e altri saggi ci vengono in soccorso all'istante. Conoscete il vecchio detto "Meno sai e più sai?"
La vera traduzione di un detto del genere, ci porta ancora una volta dalle parti della mente intuitiva.
Ogni volta che una situazione è da ritenersi "equilibrata", "ben conosciuta", siete nei guai. Perchè è una situazione bloccata. In situazioni come queste la mente intuitiva può entrare in gioco. Con una bella smazzata di tarocchi o interrogando il libro più bello che sia mai stato scritto e cioè I CHING. I tarocchi rivelano subito un nuovo confine da attraversare. Una nuova cosa fare, ampliando l'orizzonte. A quel punto guardatevi attorno. Il mondo è continuamente retto dalla sincronia (se no che senso ha l'opera del Cretatore?). Il simbolo che porzione delal realtà vi indica? Quali immagini usurate della realtà rimette a nuovo?
Come usare, comunque, tutti i tarocchi in faccende come queste?
Lao Tsu e altri saggi ci vengono in soccorso all'istante. Conoscete il vecchio detto "Meno sai e più sai?"
La vera traduzione di un detto del genere, ci porta ancora una volta dalle parti della mente intuitiva.
Ogni volta che una situazione è da ritenersi "equilibrata", "ben conosciuta", siete nei guai. Perchè è una situazione bloccata. In situazioni come queste la mente intuitiva può entrare in gioco. Con una bella smazzata di tarocchi o interrogando il libro più bello che sia mai stato scritto e cioè I CHING. I tarocchi rivelano subito un nuovo confine da attraversare. Una nuova cosa fare, ampliando l'orizzonte. A quel punto guardatevi attorno. Il mondo è continuamente retto dalla sincronia (se no che senso ha l'opera del Cretatore?). Il simbolo che porzione delal realtà vi indica? Quali immagini usurate della realtà rimette a nuovo?
sabato 12 aprile 2008
Erotismo e sincronicità
Riassumiamo.
Sincronicità come incontro tra qualcosa che desideriamo e un'espressione di quel desiderio, un "bacio dal mondo".
la sincronicità è quindi profondamente erotica.
C'è una carta dei tarocchi che la esprime bene: la carta del giudizio. In questa carta un terzo appare da qualcosa che è sia una vasca che una tomba scoperchiata (cosa vi dice il vostro mondo interiore?), si mostra nudo come segno forte tra un uomo e una donna, tra la giovane coscienza su questa terra e l'antichissima sapienza della mente intuitiva. L'incontro tra noi e il bacio dal mondo però non deve essere superficiale, ma profondo. Dobbiamo scendere in quella tomba. Ponete il caso che questa notte avete sognato un pesce. Un pesce in una vasca blu. Se, andando in libreria, trovate un libro con in copertina un pesce in una vasca blu il mondo vi ha baciati. Non dovete, però, fare i preziosi. Il libro lo dovete prendere. Molti si accontentano della sorpresa, del flash e stanno lì...stanno rinchiusi nel loro recinto, nella loro tomba...non amano. Non prendono il libro, dove vi è un altro indizio nella caccia al tesoro che il mondo ha scatenato. Dovete arrivare al paradosso del libro-specchio. Il paradosso del libro-specchio è il seguente: andando di libro in libro, di sogno in sogno, si dovrebbe arrivare, per coincidenza, a scovare un libro dove si parla di qualcuno, con i vestiti che avete in quel momento, nella libreria in cui vi trovate, con quel desiderio, che ha trovato un libro che parla di...molti, però, si fermano alla seconda o terza coincidenza, preoccupati del fatto che il mondo risponde ai nostri stimoli. E' il problema della paranoia. Paranoia che si ritrova in qualunque storia d'amore, quando il partner risponde ai nostri desideri.
Per questo il prossimo film sincronico, il film di luglio, sarà un film erotico.
Sincronicità come incontro tra qualcosa che desideriamo e un'espressione di quel desiderio, un "bacio dal mondo".
la sincronicità è quindi profondamente erotica.
C'è una carta dei tarocchi che la esprime bene: la carta del giudizio. In questa carta un terzo appare da qualcosa che è sia una vasca che una tomba scoperchiata (cosa vi dice il vostro mondo interiore?), si mostra nudo come segno forte tra un uomo e una donna, tra la giovane coscienza su questa terra e l'antichissima sapienza della mente intuitiva. L'incontro tra noi e il bacio dal mondo però non deve essere superficiale, ma profondo. Dobbiamo scendere in quella tomba. Ponete il caso che questa notte avete sognato un pesce. Un pesce in una vasca blu. Se, andando in libreria, trovate un libro con in copertina un pesce in una vasca blu il mondo vi ha baciati. Non dovete, però, fare i preziosi. Il libro lo dovete prendere. Molti si accontentano della sorpresa, del flash e stanno lì...stanno rinchiusi nel loro recinto, nella loro tomba...non amano. Non prendono il libro, dove vi è un altro indizio nella caccia al tesoro che il mondo ha scatenato. Dovete arrivare al paradosso del libro-specchio. Il paradosso del libro-specchio è il seguente: andando di libro in libro, di sogno in sogno, si dovrebbe arrivare, per coincidenza, a scovare un libro dove si parla di qualcuno, con i vestiti che avete in quel momento, nella libreria in cui vi trovate, con quel desiderio, che ha trovato un libro che parla di...molti, però, si fermano alla seconda o terza coincidenza, preoccupati del fatto che il mondo risponde ai nostri stimoli. E' il problema della paranoia. Paranoia che si ritrova in qualunque storia d'amore, quando il partner risponde ai nostri desideri.
Per questo il prossimo film sincronico, il film di luglio, sarà un film erotico.
venerdì 11 aprile 2008
Sogno sacrificio e sincronicità
Quando le sincronicità cominciano a verificarsi, ecco le contro spinte. Si tratta di persone o fatti che ti spingono nella direzione opposta. le contro spinte sono complementari alle sincronicità. servono a rendere la tua mira al laser, a far si che l'amore selvaggio sia un bisturi sacro. E' come una donna gelosa che ti porta a un amore più grande. Le sincronicità si verificano quando rispettiamo il sogno del nostro sè. La consapevolezza che abbiamo in noi. Quella scintilla alla quale dobbiamo sacrificarci. Questo sacrificio ci porta alla felicità. Le sincronicità ci portano sulla retta via. le contro spinte servono a renderci più forti. Ci indicano le cose che dobbiamo perdere, le cose che, con coraggio, dobbiamo lasciare andare. Queste contro spinte ci servono per renderci consapevoli dei nostri limiti. Limiti che vanno allargati fino ai cosmi che si squadernano là fuori. A volte le contro spinte ci dicono: "Fai pari e patta con noi...e avrai donne sesso e denaro"...ma questo vuol dire tradire il sè. Invece sono proprio le contro spinte a dire chi possiamo tradire (anche se non è un vero tradimento). le contro spinte sono le gelosie del vostro ego. Ego che non ha ancora capito l'amore del sè.
Tutta la tradizione erotica racconta di questo amore.
Tutta la tradizione erotica racconta di questo amore.
giovedì 10 aprile 2008
Sincronicità e coboldi
Il duende oltre che essere un vento è anche un folletto.
Una mia amica argentina mi ha raccontato che quando faceva l'autostop di notte, dei contadini le dicevano di stare attenta ai duende, un pò troppo beffardi.
Quando la sera della prima, c'è stata la lettura di Lorca, si è parlato del duende come qualcosa che ti prende e ti permette di trasformare una canzonetta in qualcosa che sconvolge le persone.
il panico.
Lo shock.
Scoprire che qualche fantasia, che hai cullato da tempo nella tua testa, ti appare di schianto...Buddha che esce dal palazzo e scopre povertà e morte e con questo la sua missione. la storia della sposa decapitata che permette ad Enrica di continuare il suo film su san Nilo. E' vero che quando la sincronicità ti travolge come un vento sono all'opera i coboldi, i folletti che così si divertono?
un pò come Puck in sogno di una notte di mezza estate. Lo spirito è humor. se un saggio non sa essere pagliaccio allora statene lontani.
E che dire di pan, che a mezzo giorno ti ricorda che c'è una donna che ti aspetta, cosce aperte su una poltrona, i suoi seni sotto la maglietta e lei che fantastica su di te e sussurrando nel vento e nel sole parole di desiderio che invitano all'azione...
Una mia amica argentina mi ha raccontato che quando faceva l'autostop di notte, dei contadini le dicevano di stare attenta ai duende, un pò troppo beffardi.
Quando la sera della prima, c'è stata la lettura di Lorca, si è parlato del duende come qualcosa che ti prende e ti permette di trasformare una canzonetta in qualcosa che sconvolge le persone.
il panico.
Lo shock.
Scoprire che qualche fantasia, che hai cullato da tempo nella tua testa, ti appare di schianto...Buddha che esce dal palazzo e scopre povertà e morte e con questo la sua missione. la storia della sposa decapitata che permette ad Enrica di continuare il suo film su san Nilo. E' vero che quando la sincronicità ti travolge come un vento sono all'opera i coboldi, i folletti che così si divertono?
un pò come Puck in sogno di una notte di mezza estate. Lo spirito è humor. se un saggio non sa essere pagliaccio allora statene lontani.
E che dire di pan, che a mezzo giorno ti ricorda che c'è una donna che ti aspetta, cosce aperte su una poltrona, i suoi seni sotto la maglietta e lei che fantastica su di te e sussurrando nel vento e nel sole parole di desiderio che invitano all'azione...
mercoledì 9 aprile 2008
Sincronicità e dualismo
La vera opera d'arte (l'alchimia insiste tantissimo su questo) è la vita. Per questo dopo el duende insistiamo tantissimo sulla sincronicità e sul fatto che i film non vanno proiettati solo nelle sale cinematografiche. Questa della sala è in feticismo che ha distrutto il giovane cinema italiano (non il solo ma questo gli ha dato una mazzata...). E' una cosa che denuncia la mente duale dei giovani cineasti. Ma come? Dopo quello che ha scritto Godard, quello che è stato "Matti da slegare", il caso "Anna" di Grifi, ancora a lottare come iene per un posto in sala? la sincronicità polverizza il concetto di budget. Non vi serve la macchina del vento. Vi serve essere persone collegate con il mondo affinchè il vento vi venga a trovare. Non fatevi fregare. la mente duale è una maledizione di quelle vere e insiste tantissimo sulla separazione. le scene nei film devono tornare ad essere VERE, il lavoro con gli attori deve essere un lavoro sulle loro qualità come persone e non su i fantasmi che si agitano nella vostra psiche. L'arte deve curare non distrarre. Vi dovete prendere le vostre responsabilità. Avete tanto voglia di violenza sullo schermo? allora dovete ammettere che c'è violenza nella vostra vita. Il film sincronico scioglie e coagula. E se El Duende è stato un esperimento, aspettate il prossimo dove ci sarà una storia sullo schermo, d'accordo, ma non menzogna.
martedì 8 aprile 2008
Memoria e moderazione nella sincronicità
Il duende, il Mercurion sono le radici del film...scavando in questi argomenti si amplificano le sincronicità. Questo perchè, in questo caso, bisogna prendere la mira. Fermarsi solo su quello e alzare il livello di qualità. Quando si vuole connettersi al mondo, scoprire che è tutto intrecciato occorrono memoria e moderazione.
Nelle biblioteche tibetane, su un argomento, trovate tutti i libri possibili. Una volta scoperta la sincronicità non si può essere un fiume che travolge tutto. Non si è come il vento-volto della mummia del film di Stephen Sommers.
Però si può ottenere la scena già cult dove il vento vero viene a trovare Marcello ed Enrica. In ogni cosa c'è qualcosa di più. tanto è vero che quando abbiamo cominciato a lavorare al film non sapevamo del duende e nemmeno che si poteva collegare al mercurion. Si è collegati al mondo non perchè si abbraccia come piccoli dittatori tutto il mondo ma perchè scopriamo, nei nostri limiti, nuovi mondi da comunicare agli altri, nuovi mondi dove invitarli.
Nelle biblioteche tibetane, su un argomento, trovate tutti i libri possibili. Una volta scoperta la sincronicità non si può essere un fiume che travolge tutto. Non si è come il vento-volto della mummia del film di Stephen Sommers.
Però si può ottenere la scena già cult dove il vento vero viene a trovare Marcello ed Enrica. In ogni cosa c'è qualcosa di più. tanto è vero che quando abbiamo cominciato a lavorare al film non sapevamo del duende e nemmeno che si poteva collegare al mercurion. Si è collegati al mondo non perchè si abbraccia come piccoli dittatori tutto il mondo ma perchè scopriamo, nei nostri limiti, nuovi mondi da comunicare agli altri, nuovi mondi dove invitarli.
lunedì 7 aprile 2008
Chi ti dà una mano(nella sincronicità)?
Quando qualcuno si collega al mondo è in un punto preciso. Questo punto è determinato dalla nostra volontà, dai nostri desideri, dalla nostra consapevolezza.
Nel momento in cui vogliamo realizzare qualcosa...chi ci dà una mano? Quando cerchiamo l'aiuto di Dio (del sè) ecco gli angeli.
Quando vogliamo un miracolo, lanciamo il nostro desiderio nel mondo e qualcuno risponde all'appello.
La nostra volontà non è quindi diretta ma è mediata.
Lo sapevano i popoli mediterranei che pregavano i santi (e non Dio o Gesù) per ottenere qualcosa.
Lo sapevano i cinesi che avevano un'organizzazione gerarchica molto precisa e "collegata". Non possiamo essere soli di fronte al miracolo. Tra noi e questo c'è sempre qualcun altro. Questo non vuol dire essere pigri.
Al contrario bisogna lavorare sulla nostra volontà imparando a mediare. Maestri in questo, sono i magistrati nel mondo profano e i maghi in quello misterioso.
Disseppellite le vostre qualità e collegatele alla vostra volontà. E allora solo allora il mondo vi dirà: "Serve una mano?"
Nel momento in cui vogliamo realizzare qualcosa...chi ci dà una mano? Quando cerchiamo l'aiuto di Dio (del sè) ecco gli angeli.
Quando vogliamo un miracolo, lanciamo il nostro desiderio nel mondo e qualcuno risponde all'appello.
La nostra volontà non è quindi diretta ma è mediata.
Lo sapevano i popoli mediterranei che pregavano i santi (e non Dio o Gesù) per ottenere qualcosa.
Lo sapevano i cinesi che avevano un'organizzazione gerarchica molto precisa e "collegata". Non possiamo essere soli di fronte al miracolo. Tra noi e questo c'è sempre qualcun altro. Questo non vuol dire essere pigri.
Al contrario bisogna lavorare sulla nostra volontà imparando a mediare. Maestri in questo, sono i magistrati nel mondo profano e i maghi in quello misterioso.
Disseppellite le vostre qualità e collegatele alla vostra volontà. E allora solo allora il mondo vi dirà: "Serve una mano?"
sabato 5 aprile 2008
Le radici di El Duende sono nel Mercurion
Si è un pò parlato, ieri, nella seconda proiezione del film, della sequenza del bosco (rosso, vedi post).
E' o non è un sogno della protagonista?
E' facile trovare in un sogno le nostre radici: si sogna un familiare, una signora anziana, una persona che ci assomiglia che dorme...sono stati scritte montagne di libri sulla faccenda. Forse questi tipi di sogni vanno considerati una PRIMA PORTA DEI SOGNI. Un giorno dovremmo parlare delle porte dei sogni. Di questo viaggio che ogni notte compiamo. Viaggio che ha delle tappe. Viaggio che è forse un promemoria di quello che facciamo al risveglio.
In queste scene la protagonista parla del Mercurion, di san Nilo, perchè sta preparando un film sulla faccenda.
Ovviamente però Enrica è di Scalea, cioè di un posto dentro il Mercurion. Quindi il documentario è duplice: è un momento in cui Enrica rivive il viaggio che le spetta, il viaggio tra le sue radici. Se avete seguito il blog (al limite leggete all'indietro) sapete che le persone che hanno lavorato in questo film hanno fatto un lavoro su se stessi prima di girare e anche durante.
Quindi si, vi è la messa in scena di un sogno, un sogno che appartiene SOLO AD ENRICA e che lei ci ha concesso...però è una cosa che vale per tutti. Vagare in un bosco e beccare una strega è un classico del mondo onirico.
quindi non cercate di bloccare la cosa scegliendo di dire che è un sogno o forse no.
E' una di quelle storie che el duende soffia spesso sul viso delle persone. Un dono (di Enrica, del film, del mercurion...)
E' o non è un sogno della protagonista?
E' facile trovare in un sogno le nostre radici: si sogna un familiare, una signora anziana, una persona che ci assomiglia che dorme...sono stati scritte montagne di libri sulla faccenda. Forse questi tipi di sogni vanno considerati una PRIMA PORTA DEI SOGNI. Un giorno dovremmo parlare delle porte dei sogni. Di questo viaggio che ogni notte compiamo. Viaggio che ha delle tappe. Viaggio che è forse un promemoria di quello che facciamo al risveglio.
In queste scene la protagonista parla del Mercurion, di san Nilo, perchè sta preparando un film sulla faccenda.
Ovviamente però Enrica è di Scalea, cioè di un posto dentro il Mercurion. Quindi il documentario è duplice: è un momento in cui Enrica rivive il viaggio che le spetta, il viaggio tra le sue radici. Se avete seguito il blog (al limite leggete all'indietro) sapete che le persone che hanno lavorato in questo film hanno fatto un lavoro su se stessi prima di girare e anche durante.
Quindi si, vi è la messa in scena di un sogno, un sogno che appartiene SOLO AD ENRICA e che lei ci ha concesso...però è una cosa che vale per tutti. Vagare in un bosco e beccare una strega è un classico del mondo onirico.
quindi non cercate di bloccare la cosa scegliendo di dire che è un sogno o forse no.
E' una di quelle storie che el duende soffia spesso sul viso delle persone. Un dono (di Enrica, del film, del mercurion...)
venerdì 4 aprile 2008
La prima volta di El Duende
La sala è quasi piena...mancano persone (qualcuno si è dato alla macchia) ma la serata c'è.
Francesca De Rose e Francesca Marchese attaccano con un pezzo di Lorca (sul duende) e fanno tremare la sala, recitandolo contemporaneamente in spagnolo e italiano. Arriva qualche ritardatario.
Qualcuno legge il testo che abbiamo pubblicato sul blog qualche giorno fa...
stacco.
Siamo verso la fine.
Ed eccolo il famoso colpo di scena finale.
Il possessore della pace, che nei momenti precedenti, come i terroristi sulla rete, invitava le persone a guardarsi dentro, adesso FA I TAROCCHI A CHI E' PRESENTE IN SALA.
"Chi ha paura può lasciare la sala..."
due persone scappano in bagno.
Quando si accenderanno le luci in sala qualcuno mi chiederà se gli ultimi tarocchi erano veri o falsi.
Ma allora non ci siamo spiegati?
Francesca De Rose e Francesca Marchese attaccano con un pezzo di Lorca (sul duende) e fanno tremare la sala, recitandolo contemporaneamente in spagnolo e italiano. Arriva qualche ritardatario.
Qualcuno legge il testo che abbiamo pubblicato sul blog qualche giorno fa...
stacco.
Siamo verso la fine.
Ed eccolo il famoso colpo di scena finale.
Il possessore della pace, che nei momenti precedenti, come i terroristi sulla rete, invitava le persone a guardarsi dentro, adesso FA I TAROCCHI A CHI E' PRESENTE IN SALA.
"Chi ha paura può lasciare la sala..."
due persone scappano in bagno.
Quando si accenderanno le luci in sala qualcuno mi chiederà se gli ultimi tarocchi erano veri o falsi.
Ma allora non ci siamo spiegati?
giovedì 3 aprile 2008
El Duende documentario d'amore
Ieri sono stato al cinema per una proiezione di prova, in vista della prima di stasera. Poi mi sono fermato un pò a chiaccherare con le maschere...
in due parole cos'è El duende? Un finto documentario...va bene, ormai tutti conoscono il genere, non è più roba da cinefili o ragazzi della 42sima strada.
Ma...in cosa "crede"un film così?
Un film difende delle leggi. Ogni film. Nella peggiore delle ipotesi difende le leggi di chi caccia o trova i soldi.
El Duende difende, per com'è nato e cresciuto, le leggi dell'amore.Crede che tutto sia connesso. Anzi non ci crede perchè le ha conosciute. Può parlare per esperienza diretta. Non solo per quello che è successo sul set (che uno spettatore ha tutto il diritto di non sapere) ma anche per quello che si vede e si sente.
Quando uno si siede in sala se ne frega di quello che è successo sul set. A meno che non sia un fan dell'attrice protagonista o del regista.
Vuole sentire e vedere e fare tesoro di questa esperienza.
I sensi si nutrono.
la mente si amplifica e poi torna indietro.
Che viaggio è stato?
Have you a good trip, amico mio.
in due parole cos'è El duende? Un finto documentario...va bene, ormai tutti conoscono il genere, non è più roba da cinefili o ragazzi della 42sima strada.
Ma...in cosa "crede"un film così?
Un film difende delle leggi. Ogni film. Nella peggiore delle ipotesi difende le leggi di chi caccia o trova i soldi.
El Duende difende, per com'è nato e cresciuto, le leggi dell'amore.Crede che tutto sia connesso. Anzi non ci crede perchè le ha conosciute. Può parlare per esperienza diretta. Non solo per quello che è successo sul set (che uno spettatore ha tutto il diritto di non sapere) ma anche per quello che si vede e si sente.
Quando uno si siede in sala se ne frega di quello che è successo sul set. A meno che non sia un fan dell'attrice protagonista o del regista.
Vuole sentire e vedere e fare tesoro di questa esperienza.
I sensi si nutrono.
la mente si amplifica e poi torna indietro.
Che viaggio è stato?
Have you a good trip, amico mio.
mercoledì 2 aprile 2008
L'Unione degli opposti
Questo il testo di un breve intervento che distribuiremo agli spettatori il giorno della prima.
L'unione degli opposti cos'è?
Alto e basso che si chiamano...fare il ponte tra le nostre fantasie, i nostri desideri e tutto quello che succede lontano da noi.
Il coraggio di sognare qualcosa di forte e la paura che vorrebbe mangiarci.
la politica e il mito.
I video dei terroristi in rete e gli horror italiani anni 70.
Le parole scritte e i simboli.
Credere di aver capito e scoprire che in ogni cosa c'è qualcosa di più.
La nostra biografia e le prime pagine dei giornali.
Fino ache punto i nostri desideri influenzano il mondo e fino a che punto le notizie dei media danno una mossa ai nostri sogni.
Fino a che punto siamo resposabili di quello che (ci) succede?
L'unione degli opposti cos'è?
Alto e basso che si chiamano...fare il ponte tra le nostre fantasie, i nostri desideri e tutto quello che succede lontano da noi.
Il coraggio di sognare qualcosa di forte e la paura che vorrebbe mangiarci.
la politica e il mito.
I video dei terroristi in rete e gli horror italiani anni 70.
Le parole scritte e i simboli.
Credere di aver capito e scoprire che in ogni cosa c'è qualcosa di più.
La nostra biografia e le prime pagine dei giornali.
Fino ache punto i nostri desideri influenzano il mondo e fino a che punto le notizie dei media danno una mossa ai nostri sogni.
Fino a che punto siamo resposabili di quello che (ci) succede?
martedì 1 aprile 2008
Bosco rosso a El Duende
A volte la bellezza rivela tantissimo...facciamo un esempio. Stavamo lavorando sulla scena in cui la regista incontra la strega e per caso (si lo so ma è così) abbiamo pensato di saturare di rosso la scena sottraendo il verde. Così facendo, la scena ha mostrato la sua verità poetica dicendo molto di più, che prima quando era molto più "naturale".
Un piccolo esempio di trasfigurazione della realtà. Infatti quando siamo tornati a come erano le inquadrature in origine, il tipo di luce era intollerabile. Il bosco era ormai diventato di fuoco e in queso modo continuava a raccontarci cose. Allora è intervenuto il sonoro (originale) di un trapano (alcuni operai stavano lavorando lì vicino quel giorno) e la scena si è trasfigurata ancora di più. Infatti nel film non abbiamo usato "La musica" per timore di addormentare le immagini sotto il peso di chili di note. Tanto è vero che nel prossimo film abbiamo intenzione di amplificare questo tipo di scoperte.
Un piccolo esempio di trasfigurazione della realtà. Infatti quando siamo tornati a come erano le inquadrature in origine, il tipo di luce era intollerabile. Il bosco era ormai diventato di fuoco e in queso modo continuava a raccontarci cose. Allora è intervenuto il sonoro (originale) di un trapano (alcuni operai stavano lavorando lì vicino quel giorno) e la scena si è trasfigurata ancora di più. Infatti nel film non abbiamo usato "La musica" per timore di addormentare le immagini sotto il peso di chili di note. Tanto è vero che nel prossimo film abbiamo intenzione di amplificare questo tipo di scoperte.
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