lunedì 7 settembre 2009

Moby Dick (116-120)

Al momento della verità, ecco che la vera natura degli accordi viene fuori. Dopo una bella caccia di quattro balene, i nostri si trovano nel bel mezzo di un tifone, nei mari giapponesi.
Qui Achab tira fuori un monologo da paura nel quale il famoso scontro col sole, già accennato a inizio storia, ha modo di infiammarsi.
E l'equipaggio non ci sta.
L'avevamo detto. Come si possono unire le persone in un progetto? E' il filo rosso del romanzo. Davvero si può pensare di unire le persone in questo modo? Non importa che quando si caccia, si prepara una gamba artificiale o si pulisce una stiva si vada all'unisono. Non è questa la vera unione. La vera unione si consuma con cose che ,da tutti i componenti, vengono riconosciute come piu' grandi di loro.
E' questo che Achab fa finta di non capire.
O comunque non vuole capire. tale è la sua follia, la sua corsa verso l'odio che non vede la veritàpiu' semplice.
e intanto Moby Dick sta per arrivare...

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