giovedì 3 settembre 2009

Moby Dick (101-105)

Si comincia a delineare una certa differenza con Joyce.
In questi paragrafi è tutto piu' chiaro, mano a mano che Melville tesse il suo gioco di ruolo letterario.
Da una parte l'idea di scrivere un grande libro ( e ci riesce!) usando un grande argomento. Questa volta la follia millimetrica di giocatore di rugby letterario porta Melville a esaminare lo scheletro di un leviatano, pur sapendo che le ossa sono la foto del viaggio ma non il viaggio. Tutto ma proprio tutto deve essere scandagliato.
dall'altra. ecco Joyce che scandaglia anche le mattonelle di una città ma non usando come leva un grande argomento.
Li vi è in gioco la giornata di un uomo come tanti, tra un funerale e la serata in un bordello. Qui forse parliamo di un essere che esisteva addirittura prima del tempo.
Terribile questa affermazione di Melville, visto che è proprio lui a scrivere che il tempo nasce con l'uomo.
La balena quindi come creatore del tutto?

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