Oggi è finito (o è cominciato) il lavoro con Ruiz.
Adesso lui torna a Parigi e io al film di luglio. Come ha precisato in quest'ultima conversazione, Ruiz non ha potuto lavorare in senso medievale cioè contatto diretto maestro-allievo, perchè eravamo troppi.
Così ha lavorato a spirale, più sulla consistenza che sulla coerenza.
Abbiamo molto parlato della pittura cinese che è davvero importante per il cinema. Sono molte le leggende di pittori cinesi che spariscono nei quadri da loro tracciati (con tutto il corpo)...questa cosa è molto importante per il cinema che deve ancora farsi.
Un film che saluta lo spettatore, che lo riconosce, ma che lo può anche inghiottire... e comunque per far capire in che post siamo, guardatevi il post del 21 marzo.
venerdì 30 maggio 2008
giovedì 29 maggio 2008
Apocalittico Ruiz
Siamo alle strette finali (o iniziali, il film è circolare, anzi spiraloide) dell'operazione apocalittica, il film gioco, agathopedico, di Ruiz.
Oggi siamo stati a San Giovanni in Fiore, dove abbiamo ripreso le famose figure apocalittiche di Gioacchino da Fiore.
Come i bravi ragazzi che frequentano questo blog sapranno, queste figure hanno ispirato Dante per la Divina Commedia e alcuni messicani per le loro cittadine.
Infatti queste costruzioni simboliche sono facilmente impiegabili in senso confuciano, cioè per dare un agile ordinamento a una comunità.
Abbiamo anche ripreso delle rovine di un'altra abbazia, ormai del tutto sepolta sotto delle meravigliose colline.
E' proprio vero che se viviamo viviamo per camminare sulla testa dei re.
mercoledì 28 maggio 2008
Mezz'ora dopo il terremoto
Con Ruiz stiamo ancora girando, spero di pubblicare qualche foto nei prossimi giorni. Ancora coincidenze: lui sta molto lavorando su film che si fanno da soli, anche contro la volontà del proprio autore e io gli ho dato un dvd di El Duende.
Abbiamo anche parlato del rapporto tra confuciani e taoisti. Poi gli ho parlato delle icone e del Mercurion e pensate. Lui stava lavorando a una cosa su Florenskj.
Poi oggi ho girato una scena dove sono un tipo che brucia una copia di Repubblica. Non so se Raul ha già visto Duende, ma se ancora non lo ha visto penso che resterà un pò sorpreso(e comunque leggetevi il post del cinque maggio sul film oracolo). Spero di non passare alla storia come un tipo che usa i giornali a fisarmonica nei film... Stiamo anche girando delle cose relative a un funerale e per quello guardatevi i post passati sulle sincronicità. E' come se El Duende e il prossimo film su Pan stiano crescendo mio malgrado.
E' la famosa via dell'uomo oscuro di cui parla I Ching.
Abbiamo anche parlato del rapporto tra confuciani e taoisti. Poi gli ho parlato delle icone e del Mercurion e pensate. Lui stava lavorando a una cosa su Florenskj.
Poi oggi ho girato una scena dove sono un tipo che brucia una copia di Repubblica. Non so se Raul ha già visto Duende, ma se ancora non lo ha visto penso che resterà un pò sorpreso(e comunque leggetevi il post del cinque maggio sul film oracolo). Spero di non passare alla storia come un tipo che usa i giornali a fisarmonica nei film... Stiamo anche girando delle cose relative a un funerale e per quello guardatevi i post passati sulle sincronicità. E' come se El Duende e il prossimo film su Pan stiano crescendo mio malgrado.
E' la famosa via dell'uomo oscuro di cui parla I Ching.
giovedì 22 maggio 2008
Raul Ruiz el duende e Pan!
Un pò di coincidenze divertenti...siamo in questo mondo per divertire il divino che è in noi...grazie agli altri che hanno scritto sugli altri post...le risposte dovrebbero essere già leggibili.
Intanto.
Oggi ho incontrato Raul Ruiz tra l'aula Dioniso e l'aula Pan dell'Unical. Pensate che mi sono trovato a recitare una scena dove si parlava di lingue profane e lingue sacre (come il cinese). Il destino mi ha fatto trovare nella stessa situazione in cui avevo fatto infilare gli attori di El duende: cioè questa è la scena adesso lavoraci mentre ti riprendo.
La cosa carina è che il film si basa anche sull'Apocalisse di Giacomo, una gemma della gnosi. Ruiz ha trovato molto divertente il fatto che io vado in giro sempre con i tarocchi in tasca. Io invece da ragazzo pensavo che fosse una ficata il fatto che lui prima di girare fosse capace di sognare fino a un attimo prima del ciak.
Vacci a capire. Un'ultima coincidenza: il film si girerà anche nei luoghi che ho mostrato agli inizi di questo blog.
L'universo cospira sempre.
mercoledì 21 maggio 2008
Tra sonno e veglia
A questo punto dobbiamo chiederci quando siamo svegli e quando dormiamo. In questo momento sono tante le persone che soffrono di alterazione del ciclo sonno-veglia. Non solo...spesso le persone agiscono in modo meccanico, senza davvero rendersi conto di quello che fanno, perdendo la memoria a brevissimo termine. Non ci ricordiamo quello che abbiamo appena fatto...altra conseguenza è l'incredibile disprezzo per il mondo dei sogni. Ridotti a schiavi dei nostri presunti desideri, i sogni sono in realtà una formidabile macchina simbolica a nostra disposizione. Oltretutto il mondo dei sogni è un maestro importante, ci ricorda infatti ,ogni giorno, che la nostra mente produce forme, mondi destinati a dissolversi. E' un primo passo verso il ritorno al proprio sè. Dimenticato questo, la nostra presunta realtà sta diventando allucinatoria. Tutto questo produce sonno, tanto sonno ad occhi aperti.
mercoledì 14 maggio 2008
Nuovi a noi stessi
Alla fine non se ne vanno solo vecchie abitudini...qualcosa di noi muore. Per far spazio a qualcosa di nuovo. Se abbiamo tanto amato quello che abbiamo fatto lo lasciamo andare. Se no...il problema è che non sempre si vive nella pienezza. Un pò quando muore qualcuno che conosciamo. A volte lo si piange perchè si capisce che si è persa un'occasione. Lì però il gioco è più facile. E' più facile quando si tratta di lavorare all'esterno. Quando si tratta di morire a noi stessi è tutto più incasinato. Siamo affezionati a certe cazzate, dopotutto, solo perchè le abbiamo trattate come cazzate invece che come meravigliose occasioni.
martedì 13 maggio 2008
Che cosa è successo a Lazzaro
Proseguendo nel nostro discorso...a questo punto è opportuno segnalare un bellissimo capitolo del vangelo di Giovanni, quello su Lazzaro. A tutti voi che vi dilettate di "cose", consiglio molto la lettura di questo capitolo. ha molto da dire e da insegnare. Di solito le persone si scatenano con testi indiani e altre amenità; eppure anche da queste parti ci sarebbe da leggere. Tutto questo discorso per dirvi: se volete cominciare a capire di amore (e morte) questo capitolo è di necessaria meditazione. Di solito è visto in chiave sciamanica dai più scatenati. In realtà da chi proprio vuol fare il difficile insegna molto sull'alchimia.
"Questa malattia non è per la morte."
Cosa vuol dire il Cristo in questa preziosissima frase? Cosa succede davvero a Lazzaro? Perchè quando Cristo viene a sapere che Lazzaro sta male, aspetta, invece di affrettarsi? E poi...sapevate che andando lì, il Cristo correva in pericolo di morte(di Lapidazione...)? Che Tommaso era sicuro che sarebbero morti anche loro con Il Cristo andando lì? Invece trionfa l'amore sulla putrefazione.
Andate e leggete!
sabato 10 maggio 2008
La fase realizzativa nella mediazione di Plotino
"Io mi sforzo di ricondurre il divino che è in me al divino che è nell'Universo"(Plotino).
Partiamo da un'immagine, una fantasia. Una coppia va in un luogo sacro perchè vuole sposarsi. Di fronte a questo luogo sacro, si scopre che questa coppia sono un re e una regina. Questa scoperta fa si che tutti i presenti in quel luogo si scoprino coppie innamorate; si forma un corteo dietro alla coppia regale.
Cominciamo. Quando abbiamo parlato di sincronicità abbiamo parlato di coincidenze fisiche. Nel senso, io faccio una cosa e il mondo mi risponde. Lo vedo fisicamente, succedono fatti. Siamo in piena realtà, come si suol dire. Magari un pò vivace ma ci siamo.
Plotino parla di coincidenza a livello intimo. Un flusso, una presenza che è in me, si bacia con qualcosa che è nel mondo.
E' una cosa un pò più tosta. E' una coincidenza interiore, invisibile. Parliamo di mediazione perchè Plotino si sforza, usa l'io, per ricordarsi che qualcosa presente in lui si collega, si unisce a qualcosa che è nel mondo.
Plotino era uno che diceva che esisteva qualcosa che legava tutte le anime del mondo. Tutte le anime sono unite da qualcosa, "una struttura" invisibile ma reale. Vi è qualcosa in comune. Quando questa unione si manifesta, si scopre, ed è alta, se ne accorgono anche gli altri livelli della realtà.
Partiamo da un'immagine, una fantasia. Una coppia va in un luogo sacro perchè vuole sposarsi. Di fronte a questo luogo sacro, si scopre che questa coppia sono un re e una regina. Questa scoperta fa si che tutti i presenti in quel luogo si scoprino coppie innamorate; si forma un corteo dietro alla coppia regale.
Cominciamo. Quando abbiamo parlato di sincronicità abbiamo parlato di coincidenze fisiche. Nel senso, io faccio una cosa e il mondo mi risponde. Lo vedo fisicamente, succedono fatti. Siamo in piena realtà, come si suol dire. Magari un pò vivace ma ci siamo.
Plotino parla di coincidenza a livello intimo. Un flusso, una presenza che è in me, si bacia con qualcosa che è nel mondo.
E' una cosa un pò più tosta. E' una coincidenza interiore, invisibile. Parliamo di mediazione perchè Plotino si sforza, usa l'io, per ricordarsi che qualcosa presente in lui si collega, si unisce a qualcosa che è nel mondo.
Plotino era uno che diceva che esisteva qualcosa che legava tutte le anime del mondo. Tutte le anime sono unite da qualcosa, "una struttura" invisibile ma reale. Vi è qualcosa in comune. Quando questa unione si manifesta, si scopre, ed è alta, se ne accorgono anche gli altri livelli della realtà.
venerdì 9 maggio 2008
L'alchimia di Hansel e Gretel 2
Il desiderio di incorporare ogni cosa in noi stessi...allora i bambini arrivano davanti la casetta di marzapane e la divorano. Non hanno davvero così fame. Hanno paura di morire di fame. Senza sapere, anzi, scoprendo grazie alla vecchia strega, che si può anche morire di troppo mangiare. Una cosa che nella realtà di tutti i giorni, molti occidentali stanno scoprendo a loro spese. E' una cosa legata molto al non saper vivere compiutamente il presente. Infatti nel padre nostro si dice: dacci oggi il nostro pane quotidiano non il pane per sempre! Siamo davvero nel coro dei Principati. Certo vi è anche la fame di conoscenza...come morse la mela Adamo? Non dico il primo morso, ma il secondo, il morso dopo aver scoperto il gusto della mela. Forse era un morso avido...
giovedì 8 maggio 2008
L'alchimia di Hansel e Gretel
La casetta di marzapane. Giunge un momento che i nostri desideri, ancorchè in formazione possono avere il nutrimento più grande...la bellezza massima. Qualcosa che ricorda il coro dei Principati, gli angeli segnati dal rosso, che lavorano su bellezza e desiderio, su quello che attrae i cinque sensi.
Ci sono dei ma.
L'ingordigia dei bambini che hanno voglia di saziarsi e la vecchietta. Quanti di voi sono la vecchietta cattiva? Cioè, quanti di voi hanno tanto da offrire, qualcosa che a loro non serve più...e invece di darlo agli altri, che lo trasformeranno in nutrimento, lo usano come esca, come trappola. Un pò come fanno gli intellettuali senza cuore o le fatalone.
lunedì 5 maggio 2008
Arrivano gli extra di El Duende
Oggi abbiamo cominciato a lavorare a gli extra di El Duende. Nel senso che stiamo preparando dei dvd promozionali (da regalare a fan sfegatati della prima ora e giornalisti pronti a tutto) e così abbiamo girato alcune cose che finiranno su questo dvd e poi un piccolo opuscolo alchemico da meditare nei giorni di pioggia (un amplificazione del volantino distribuito il giorno della prima).
Non pensavate mica che ci eravamo buttati sul prossimo film trascurando quello già fatto! Qua abbiamo appena cominciato a mostrare meraviglie! Oltretutto nel film ci stanno i tarocchi ai giornali e quelli svelano il loro senso col passare dei giorni.
Quindi il film ha appena cominciato a carburare. E' un film oracolo?
E proprio a me lo chiedete?
Non pensavate mica che ci eravamo buttati sul prossimo film trascurando quello già fatto! Qua abbiamo appena cominciato a mostrare meraviglie! Oltretutto nel film ci stanno i tarocchi ai giornali e quelli svelano il loro senso col passare dei giorni.
Quindi il film ha appena cominciato a carburare. E' un film oracolo?
E proprio a me lo chiedete?
sabato 3 maggio 2008
crescita e sincronicità
Uno degli errori che più di frequente blocca o quanto meno incasina quelli che si mettono a caccia di sincronicità è al ricerca dello statico o quanto meno di un presunto equilibrio messo al sicuro dalle sincronicità stesse. Si tratta, secondo questi furbetti del quartierino, di avere una sorta di borsa dei colpi della fortuna da cui pescare per avere tutto sotto controllo.
Purtroppo non c'è nulla da mettere sotto controllo. Il vero equilibrio è dinamico e la realtà non si fa incasellare da nessun furbo.
I primi successi nella sincronicità mettono a dura prova il tessuto spazio temporale. La realtà si presenta fluida e viscosa e questo già dovrebbe mettere a riposo questi figli di puttana. Niente spaventa di più le persone di basso livello nello scoprire che questa realtà non è per nulla un blocco di granito. Bisogna imparare a nuotare. Per farlo bisogna mettere in gioco le qualità più alte che riposano in noi e metterle in gioco. Sacrificarle. Si scopre che si è eroi. Di solito uno le qualità se le tiene ben stretto, narcotizzato da un paio di fan o dell'applauso dell'innamorata di turno. Le sincronicità ci chiamano all'azione. Non per essere dei manipolatori non visti, tipo il Dr. Mabuse ma per fare surf.
Purtroppo non c'è nulla da mettere sotto controllo. Il vero equilibrio è dinamico e la realtà non si fa incasellare da nessun furbo.
I primi successi nella sincronicità mettono a dura prova il tessuto spazio temporale. La realtà si presenta fluida e viscosa e questo già dovrebbe mettere a riposo questi figli di puttana. Niente spaventa di più le persone di basso livello nello scoprire che questa realtà non è per nulla un blocco di granito. Bisogna imparare a nuotare. Per farlo bisogna mettere in gioco le qualità più alte che riposano in noi e metterle in gioco. Sacrificarle. Si scopre che si è eroi. Di solito uno le qualità se le tiene ben stretto, narcotizzato da un paio di fan o dell'applauso dell'innamorata di turno. Le sincronicità ci chiamano all'azione. Non per essere dei manipolatori non visti, tipo il Dr. Mabuse ma per fare surf.
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