sabato 29 dicembre 2007

Il vero significato di apocalittico


Apocalisse vuol dire rivelazione.
Rivelazione nel senso che è svelato un senso nascosto, difficile a cogliersi se uno invece di VEDERE guarda soltanto, come se in questo mondo fosse solo turista.
Apocalisse non è una torre che crolla...i tuoi piani che vanno a puttane...apocalittici sono quindi testi e cose che ti fanno capire qualcosa di te stesso che non avresti mai immaginato.
Apocalittici sono, per esempio, i primi due capitoli della Genesi. I mistici ebrei per esempio prendono il primo capitolo della Genesi e pregando cercano e arrivano a qualcosa di nuovo su di loro...un nuovo che in realtà è un ricordare.
Quindi le icone che i santi usavano nel Mercurion erano apocalittiche.
Apocalittico è il brano in cui Giuseppe scopre che Maria è incinta. La legge dice che quella donna va lapidata, ma il suo amore per questa donna è così forte che al diavolo la Legge!
Amor vincit omnia.
Buone feste amici cari.

venerdì 28 dicembre 2007

Mercurion

Nuova visita da parte del gruppo ad un esperto di cose spirituali.

Questa volta siamo schizzati a Saracena, un paese letteralmente immerso nell'odore dell'olio, visto che è ricchissimo di frantoi.

Lì, abbiamo incontrato Padre Domenico Cirianni, per chiedergli qualcosa sul MERCURION la misteriosa città santa che intorno all'anno 1000 aveva OSPITATO S. Nilo.

Doveva essere una chiaccherata, invece è uscita fuori una lezione di storia.

In realtà il Mercurion non era una vera e propria città santa, ma un alveare di grotte intorno al fiume Lao, con quattro ingressi, segnati da quattro fiumi.
Qualcuno parla di un solo monastero, altri insistono sull'eparchia...

Certo è che tanti mistici, in fuga da Libia, Siria ed Egitto, a causa delle guerre con gli arabi, trovarono rifugio qui in calabria, in questo luogo molto misterioso.

La "cosa" continua.

venerdì 21 dicembre 2007

Mondi esoterici e "La bussola d'oro"

"Tornano" alcuni frammenti della scienza sacra in un altro film, "La bussola d'oro". Lo abbiamo già scritto: queste ondate saranno sempre più frequenti, per fortuna, perchè l'uomo ha bisogno di fiabe per stare dentro le realtà.
L'ultimo visto (La terza madre) era solo un'immersione nell'inconscio e quindi fuori tempo massimo(ad Argento servirebbe lavorare su personaggi come Tommaso Campanella). Su Coppola vedete i due post correlati...
"La bussola d'oro" mostrando Daimon e oracoli va in una direzione interessante.
Quando plasmiamo la nostra forza di base, in base agli incontri che facciamo, con chi facciamo gioco di squadra?
Osservate la bambina che si specchia nella donna adulta...come le loro forze di base si trasformano, giocano, combattono e in base a quello determinano le loro azioni... come vogliamo diventare quando ci immergiamo nel mondo? Siamo bambini fisicamente in una fase della vita, ma c'è sempre un momento delle nostre giornate in cui comincia un'altra vita. C'è un altra possibilità (l'orso che si può riscattare) soprattutto se già accettiamo di essere liberi (altrimenti la bimba non si sarebbe nascosta nell'armadio all'inizio).
Il lavoro su queste forze che ci fanno crescere (o crollare) il costante osservarsi, l'attenzione sono fondamentali.
Altrimenti si perde la bussola e non si ha più scopo e direzione.

giovedì 20 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte terza)

Dunque, dicevamo della PRIMA IMMAGINE.
Trovata la seconda, cercate la terza...questo per permettere al mito di lavorare. Il mito contiene tutte le storie. Non dovete già sapere quale storia raccontare. Primo perchè la storia è un DIVENIRE. IL DIVENIRE DIPENDE DALL'ESSERE.
Le immagini che avete già ripreso devono indicare la direzione.
Se vi proiettate nel futuro col vostro film, deve emergere dal passato qualcosa con cui fare i conti. Questo vi tiene nel presente.
A questo punto il film vi cambia e voi davvero agite nel mondo col vostro film. Se voi scrivete il copione prima, ingabbiate la realtà, fate agire l'inconscio e anche se rivelate le peggio nefandezze del mondo, non le spostate di un millimetro.

mercoledì 19 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte seconda)

Dicevamo ieri su i copioni...come detto se uno scrive copioni, così di botto, si proietta nel suo passato e accede a una serie di rimasticature che non portano a nulla di nuovo. L'uso dei materiali bassi, portato alle stelle, fu grande con la stagione del regno di Roger Corman. Adesso questo periodo, questo uso va abbandonato. Adesso bisogna ragionare in termini diversi, grazie a studio di fisica quantistica, sincronicità e scienza sacra. Adesso, miei cari amici cineasti, pensate in termini di una PRIMA IMMAGINE.
Riprendete una fottuta prima immagine. Una cosa che vi piace davvero. Non importa. Riprendetela e basta. Dopodichè scordatevela. Non cercate di costruirci una storia sopra. Altrimenti finite nel vostro passato. Invece dovete stare ne i tre tempi contemporaneamente. Quindi cercate di capire trovare nella realtà, SENZA SPOSTARE UN SASSO, una seconda immagine che vada in sincrono con la prima. E' COME UN DOCUMENTARIO DI CUI ANCORA NON CONOSCETE IL SOGGETTO. Una buona regola (nel mondo della scienza sacra) è che un buon inizio è un inizio difficile. Quindi vi riuscirà tostissimo trovare una seconda immagine. Ma questo lasso di tempo serve al vostro cervello per abbandonare, via via, le solite proproste del vostro inconscio. Questa pausa vi servirà per andare veloci dopo. Se andate veloci subito, rallenterete dopo e non vi conviene!

martedì 18 dicembre 2007

Non scrivete più copioni (parte prima)

Se fate cinema non scrivete più copioni.
I copioni fanno parte del passato. Non solo dei film che avete visto, delle storie che avete sentito, dei libri che avete toccato...
Fanno parte del passato nel senso che fanno parte dell'inconscio. Per il discorso dell'inconscio leggete il post del 7 dicembre.
Ogni volta che cominciate a scrivere una storia PER IL CINEMA vi proiettate nel passato. Perchè date già ordine a qualcosa. Un ordine che già conoscete.
E' come stare in uno stagno avendo a disposizione l'oceano.
Il vostro cervello proietta dei contenuti e delle forme che già conoscete. Se non potete sorprendere voi stessi non potete sorprendere gli altri.
I registi super importanti, a volte, chiedono tanto tempo per girare un film proprio per permettere al disordine di compensare l'ordine eccessivo che regna in questa pratica.
Allora, come fare?

sabato 15 dicembre 2007

Enrico Meo


Quindi due giorni fa a parlare di alchimia, metafisica, icone con Enrico Meo. La sirena che vedete era nel suo studio, insieme a tante altre, erano lì in una sorta di laboratorio che ci siamo ripromessi di riprendere al prossimo giro di manovella.

Sono andato da Enrico perchè lui sa.

Ormai sono convinto che bisogna andare direttamente dalle persone e chiedere loro quello che sanno, piuttosto che prendere appunti da qualche altra parte e poi farlo imitare da un altro. Il cinema è comunque presente e la forza del mito fa emergere la storia, "il film"(se proprio lo volete!).

Ho quindi scoperto non solo un artista, ma anche una faccia e una voce bellissima.

Perchè l'icona ha questi visi "deformati" (e deformati da cosa?)

Qual'è il rapporto tra teorema di pitagora e icone?

Cosa davvero è maia?

venerdì 14 dicembre 2007

S: Nilo e il mito nei tarocchi (seconda parte)


Giornata un pò divertente perchè il film è diventato un pò "oracolare" (letto il post di Graciela?In suo onore la torre è diventata un cannone di coriandoli d'allegria)...poi abbiamo fatto delle nuove riprese, intervistando Enrico Meo, un pittore che sa anche di alchimia e metafisica.


Di questa cosa parleremo domani.


Torniamo a S. Nilo.


Mi piace pensare che se conosci il mito troverai le storie.


S. Nilo quindi tocca il mito conservato nei tarocchi, nell'eremita che illumina e avanza in modo particolare (verso un nuovo ciclo, in questo caso abbiamo una personalità che incide molto all'inizio dell'anno 1000, arrivando fino a papi e imperatore).


Dice Maister Eckhart: "Mentre gli altri sono immersi nel sonno essi vegliano."


Fortissimo è in S. Nilo il quarto stadio della vita (sannyasa) già prima dei quarant'anni!


Abbiamo un'imitazione del DEUS ABSCONDITUS.


E' una cosa importante, non solo perchè non è una scelta di vigliaccheria ma proprio sentita e secondo meccanismi iniziatici (la malattia che lo strappa a moglie e figlio).


Mi piace questa cosa perchè invece di scimmiottare i buddisti come fanno molti occidentali o di credere di sapere le cose solo dopo aver letto un paio di libri , dovremmo scoprire le stesse cose qui da noi.


La tradizione è una sola.
Non c'è bisogno di inseguirla lontano!

giovedì 13 dicembre 2007

S. Nilo e il mito nei tarocchi (parte prima)


S. Nilo e la carta dell'eremita. Curioso come i tarocchi mostrino come il mito si concretizzi nella storia.

Guardiamo bene.

"Hermite" è scitto sul tarocco.

Come se l'eremita fosse un rappresentante di Ermete. S. Nilo infatti visse per un pò di tempo nel "Mercurion", la citta santa, tutta fatta di grotte, nel nord della calabria.

Ecco la lanterna.

Come già detto per S: Nilo il mondo era immerso nella caligine.

Infine il bastone.

S. Nilo è raffigurato (tanto nelle icone quanto nei francobolli) spesso con un lungo cartiglio nella mano sinistra, perchè era un grande maestro della calligrafia cristiana.

E la torre?

la torre non va vista in senso negativo! Anzi!

La torre ci mostra come lo spirito si materializza nel mondo.Come si concretizza.
Alla rovescia.
Infatti S. Nilo cammina all'indietro.

Parleremo ancora di questa camminata.

martedì 11 dicembre 2007

La caligine di S. Nilo


Racconta S. Bartolomeo Abate, che S. Nilo vedeva ogni essere su questa terra come immerso in una tremenda oscurità.

Ultimamente la fisica quantistica sta arrivando a delle conclusioni molto simili.

Così discuto con alcuni collaboratori, ieri, parlando di icone e santi, sempre a proposito del film.

Le icone, che stiamo cercando lungo tutta la calabria, non ci parlano che di questo. Qual'è la vera luce?

Di che tipo di luce siamo fatti?

Gli esseri di altri mondi hanno una "luce" diversa?

Se dovessimo incontrare altri esseri, che siano angeli o demoni, che tipo di trasformazione deve subire la nostra luce?

Le icone, con la loro luce diversa (in genere in esse le icone emanano una loro luce non vengono illuminati da un'altra luce) ci invitano proprio a questo.

venerdì 7 dicembre 2007

Ancora su Corman e company

Mi preme tornare sulla "questione Corman" sollevata settimane fa.
Per capire e far capire.
Decenni fa, i film di Corman (diretti o prodotti) furono una sana immersione nell'inconscio. Vi era come un muro nella mente delle persone che non permetteva un incontro con le loro pulsioni più profonde. E così venne Corman (che infatti fu "il regista dell'LSD"). Anche Herschell Gordon Lewis e Jess Franco furono della partita.
Adesso, però...
Le cose sono cambiate. A causa di un ritmo di vita che definire frenetico è un eufemismo, la nostra mente reattiva ha schiacciato la coscienza più alta. Questo porta le persone ad agognare "i piani alti della mente". La presenza dell'inconscio va notevolemente ridotta. Quindi non un film sul pertubante ma sull'illuminazione.
NON IL FANTASTICO MA LA SCIENZA SACRA.
I film di cui sopra avevano il teatro come base. I prossimi film devono usare come base il documentario. Non su argomenti ordinari, ma ancora una volta sullo straordinario.
Perchè è forte il sospetto che stia per arrivare un'onda di richieste, da parte dei produttori, di storie con molto sesso violenza sangue. Solo CHE QUESTA VOLTA NON AVRANNO L'EFFETTO CORMAN. Anzi sarà l'opposto. Il meraviglioso adesso è nascosto altrove.

giovedì 6 dicembre 2007

qualcosa sugli angeli


METATRON: guardiano, mediatore.


Non ha solo l'aspetto della giustizia ma anche della clemenza.


In lui abbiamo tanto il principio del potere regale quanto quello pontificale.


MELEK: RE


MALEAK: ANGELO


MIKAEL rappresenta un aspetto di METATRON.

mercoledì 5 dicembre 2007

prime istruzioni di volo per filmare gli angeli

Quindi abbiamo lavorato un pò sul bianco per il film.

Il bianco come colore più prossimo alla luce.

Il colore più vicino al bianco è il giallo.

Si comincia a lavorare su i colori per le scene sugli angeli.

Una volta si dipingevano gli angeli (o mercurio) di giallo. Quindi dopo molto bianco e nero, ecco che arriva il giallo.

martedì 4 dicembre 2007

un piccolo cambiamento


Lavori su un film e succedono delle piccole cose.

Per esempio cercavamo notizie su Amedeo Rocco Armentano, un musicista vissuto nel secolo scorso. Chiediamo informazioni a delle persone che stanno lavorando a un dizionario su i musicisti calabresi e non ne sapevano nulla! Abbiamo cercato notizie all'accademia di Santa Cecilia ed ecco che escono fuori due spartiti dimenticati da un casino di tempo. Non stiamo parlando di un tipo che si è nascosto. E' che a volte si tende a dimenticare quello che è successo.

Cose di questo tipo non accadono solo ai monasteri.

Le grotte dove tutto è crollato sono anche nei nostri cervelli. Forse è meglio dire cuori, visto che il cuore è la vera sede dell'intelligenza.

Lo sapevate?

lunedì 3 dicembre 2007

shodo


Eccomi a Caserta, per ripassare un pò di shodo e continuare il viaggio del film.

Questa volta mi ritrovo a filmare Nagayama Norio sulle origini degli ideogrammi.

Perchè prima si dipingevano nelle grotte pesci ed uccelli e poi si è passati agli ideogrammi?

Quali sono le differenze con il nostro linguaggio?

Ci sono punti di contatto con le icone cristiano ortodosse e gli ideogrammi?

Cosa ha perso nel corso del tempo il nostro linguaggio?

Norio sorride e, mentre un ritratto di Ueshiba ci guarda con fare severo, comincia a rispondere.