In attesa del terzo idiota che dovrebbe fare il punto sull'Apocalissi intelligente di quest'anno, e voglio ricordare che non è un limite ragionare su base "italiana", dunque meramente nazionale, su questa cosa, perchè i vari disastri clowneschi che sono accaduti, seguiti dalla folla che preme alle porte, come nel romanzo "Gang Bang", hanno un'inevitabile risonanza mondiale, è opportuno giocare, meditare, sul matto che è in te.
Non uso il noi per strategia letteraria, quasi subito a chiarire (ma la chiarezza va fatta in ognuno) che per troppo tempo i così detti potenti sono stati specchi scassati delle nostre peggiori paure.
Il gioco del livellamento verso il basso, ha prodotto una serie di pupazzi strepitanti che sono il peggio dell'arcano dei tarocchi, appunto senza numero, perchè in una lettura così sono ovunque.
L'ARMA migliore è il non prendere le armi, ma connettersi con gli altri in una risata, che non deve essere isterica ma salutare, come quando si scopre che l'ego non è padrone della casa in cui abita.
Abituarsi a dire la verità e condividerla con gli altri, ma ridendo, senza fare i mascelloni del caso, tutti muscoli e palle, e godersi la risata che nasce dal cackra del cuore è come si suol dire, un buon inizio.
giovedì 9 febbraio 2012
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