Conoscete la fiaba di Barbablu?
Se non lo avete mai fatto, vi invito a cercarla, dopo, tornate qui.
Quindi potete tornare a leggere.
Il significato delle fiabe non è univoco. le fiabe hanno molti livelli e più state a leggerle, a scavarle, più scoprite cose.
E' tipico delle storie scritte in un certo modo lavorare su i vari livelli della nostra psiche.
Nei libri sono presenti due belle esplorazioni della fiaba suddetta. la prima è quella di Clarissa Pinkola Estes nel suo notissimo "Donne che corrono con i lupi". Qui la stanza dove la sposa di Barbablu scopre i delitti è il regno dei desideri distrutto da un compagno che seppellisce la donna selvaggia.
La seconda esplorazione è quella di Igor sibaldi ne "il frutto proibito della conoscenza". Qui la stanza è il punto di passaggio per le stanze più interessanti del castello.
Chi ha ragione?
Tutti e due, ovvio.
Sono due aspetti che potete cogliere nel mondo dei sogni. Quando sta per avvenire l'iniziazione, ecco l'uomo nero, il ladro, l'assassino apparire nei sogni. Allora bisogna cercare nella realtà le coincidenze giuste per superare lo scoglio.
Ma se nella realtà, il salto verso un nuovo livello è stato fatto, ecco apparire nei sogni la scoperta di nuove stanze nel nostro castello interiore.
mercoledì 31 agosto 2011
venerdì 19 agosto 2011
Un saluto a Raul Ruiz
L'avevo sognato una settimana fa, proprio il 12 notte.
Parlavamo di tempo e memoria.
Ci dicevamo questo, proprio lui che era veloce nel girare e che è morto mentre montava il suo ultimo film, "la notte di fronte", e cioè che ogni cosa che fai deve avere come una sorta di durata minima.
Se questa durata non c'è, la cosa che fai, anche se bellissima verrà perduta negli antri della memoria, custodita per i tempi a venire.
Molto importante in tempi come questi dove tutto deve essere velocissimo, pratico, da risultato immediato.
Infatti oggi in molti non ricordano quello che fanno la settimana dopo e peggio ancora non sognano.
Il sogno viene rifiutato proprio perchè è incomprensibile nell'immediato.
Spesso raul ruiz voleva dire cinema che non si capisce (dimenticando appunto che capire viene dal latino capere, contenere).
Non era vero nulla e invece era un continuo arrendersi a questo gioco col tempo.
Buon viaggio Raul...
venerdì 12 agosto 2011
Quattro dall'Apocalisse
Che si sono potuti raccontare nella stessa stanza prima e dopo la foto, solo Dio lo sa.
Per chi non li conosce: Donald Cammel, Dennis Hopper, Alejandro Jodorowsky, Kenneth Anger. In Pratica manca solo castaneda ma mi piace pensare che la foto l'ha scattata lui!
giovedì 4 agosto 2011
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