sabato 27 novembre 2010

E infine il libro Egizio dei Morti

E infine sempre per le nuove tappe del nostro viaggio verso Atlantide ecco il Libro Egizio dei Morti, altro possibile grande Ipertesto di studio.
Questa cosa su testi del genere da intendere come Ipertesti e quindi come libri da non leggere in un solo ordine, dall'inizio alla fine, la si apprende facilmente studiando I Ching, I Tarocchi, ma anche leggendo Lao Tsu.
E' come un modo di intendere il rapporto con un libro. Non un libro dell'Ego, come qualunque bestseller che trovate in commercio, ma qualcosa di leggermente diverso.
provate a scoprirlo. Se comprate un qualunque bestseller, vedrete che è già tutto molto ordinato. L'autore sapeva come andava a finire.
Diciamo che ha scoperto un modo di raccontare il mondo, che a lui va bene. E' una formula che gli permette di avere successo.
Ha scoperto qualcosa e sa come richiamarlo. Questa cosa però produce una sorta di noia. Chi ha molto esplorato gli altri testi (come quelli suddetti) si ritrova in imabarazzo nel leggere questo tipo di libri. Non tanto perchè contengono informazioni errate (ricordate le polemiche sul Codice Da Vinci?)...quanto perchè contengono un'infomazione unica errata.
Che questo mondo (quello che state leggendo) sia l'unico possibile, quasi immutabile. Infatti qui il narratore è onniscente e sembra quasi un demiurgo...

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