Lavorando su i seminari, una cosa emerge in modo prepotente.
la necessità di lavorare sugli arcani dei tarocchi non con la squadretta o il metro quanto con l'animo.
sembra una frase fatta; in realtà in rete e su altri libri, si coglie immediata la necessità di decifrare l'arcano come se fosse un compito, un quiz.
Non lo si ripeterà mai abbastanza. Certo che vi sono codici nei tarocchi, ma non sono la cosa piu' importante.
la cosa piu' importante è animarli.
Non si tratta di vedere quanti triangoli, quanti angoli retti, quanti soli...non è lì il gioco.
Nè è il grande gioco (come dicono i francesi) il vero gioco.
Il vero gioco dei tarocchi è animare queste forze che si presentano come un vero esercito di guerrieri.
Come si animano questi archetipi?
Col sogno?
La musica?
la letteratura?
Il teatro?
sabato 29 maggio 2010
mercoledì 26 maggio 2010
veri sogni
Sulla scorta delle riflessioni di Gilbert Lecomte e ripensando ad alcuni versi di Rilke e Blake.
Ma voi sapete davvero vivere nell'immaginazione?
Sapete muovervi in questo paese?
O fate finta? Le vostre immagini da dove vengono?
Si muovono sul serio?
Riuscite come l'uomo azzurro dell'arcano del giudizio ad ascoltare quello che vedete?
Il nuovo seminario di questo tratta.
Abbiamo atrofizzato i nostri sensi onirici. Non sappiamo piu' sognare. tutto deve essere razionalizzato.
Il simbolo peggio di un quiz. La vita interiore congelata come quella esteriore. eppure saper lavorare giocare con le immagini della notte è importantissimo.
Non si tratta di renderle sovraccariche, barocche. Non è in quella sorta di finto eccesso che prendono vita.
La vera poesia è azione.
Contemplare come dare vita, far si che le sfere si muovino una volta sfiorate dallo sguardo...
Ma voi sapete davvero vivere nell'immaginazione?
Sapete muovervi in questo paese?
O fate finta? Le vostre immagini da dove vengono?
Si muovono sul serio?
Riuscite come l'uomo azzurro dell'arcano del giudizio ad ascoltare quello che vedete?
Il nuovo seminario di questo tratta.
Abbiamo atrofizzato i nostri sensi onirici. Non sappiamo piu' sognare. tutto deve essere razionalizzato.
Il simbolo peggio di un quiz. La vita interiore congelata come quella esteriore. eppure saper lavorare giocare con le immagini della notte è importantissimo.
Non si tratta di renderle sovraccariche, barocche. Non è in quella sorta di finto eccesso che prendono vita.
La vera poesia è azione.
Contemplare come dare vita, far si che le sfere si muovino una volta sfiorate dallo sguardo...
lunedì 24 maggio 2010
azione e immobilità nei tarocchi
Questo il nuovo seminario.
Il gruppo è pronto a riunirsi e ad espandersi. Dopo aver esaminato morte e rinascita e aver recitato in matrimoni e funerali, con i tarocchi a fare da drammaturgo, chissà cosa ci porterà questa nuova coppia di opposti.
In questo caso sono stati scelti questi tre arcani:PAPESSA-IMPICCATO - GIUDIZIO. Molto probabilmente dopo gli oggetti toccherà alla musica avere un ruolo importante. I primi scritti a entrare in questo gioco sono alcune riflessioni di R. Gilbert Lacomte.
Il gruppo è pronto a riunirsi e ad espandersi. Dopo aver esaminato morte e rinascita e aver recitato in matrimoni e funerali, con i tarocchi a fare da drammaturgo, chissà cosa ci porterà questa nuova coppia di opposti.
In questo caso sono stati scelti questi tre arcani:PAPESSA-IMPICCATO - GIUDIZIO. Molto probabilmente dopo gli oggetti toccherà alla musica avere un ruolo importante. I primi scritti a entrare in questo gioco sono alcune riflessioni di R. Gilbert Lacomte.
domenica 23 maggio 2010
alchimia dell'immagine
ecco un modo divertente per evocare, mostrare, svelare, far intuire, far credere...giocare, nascondere e tutto questo sotto altre spoglie!
sabato 22 maggio 2010
martedì 18 maggio 2010
I drammi dei tarocchi
Insomma dopo aver fatto un pò di teoria (comunque necessaria) si è passata alla pratica.
La pratica è importante.
In questo caso si tratta di lavorare su i tarocchi chiedendosi "Cosa significano questi simboli per me?"
Questa sorta di confronto con i tarocchi passa facendosi appoggiare dalla comunità che in quel momento ti può sostenere.
Si tratta di comunicare con gli altri tramite i simboli.
Ti dò un gatto-teiera cosa significa?
E' un pò come nuotare in un sogno.
Mi canti una ninna nanna in un mondo che vedo rovesciato?
Insomma piccoli drammi dal sapore teatrale surrealista che però lasciano un segno profondo.
oggi si scambiano solo informazioni e qualche barlume di storia. i sogni forse se li raccontano solo gli innamorati.
Si sta poco davanti "il fuoco"...
La pratica è importante.
In questo caso si tratta di lavorare su i tarocchi chiedendosi "Cosa significano questi simboli per me?"
Questa sorta di confronto con i tarocchi passa facendosi appoggiare dalla comunità che in quel momento ti può sostenere.
Si tratta di comunicare con gli altri tramite i simboli.
Ti dò un gatto-teiera cosa significa?
E' un pò come nuotare in un sogno.
Mi canti una ninna nanna in un mondo che vedo rovesciato?
Insomma piccoli drammi dal sapore teatrale surrealista che però lasciano un segno profondo.
oggi si scambiano solo informazioni e qualche barlume di storia. i sogni forse se li raccontano solo gli innamorati.
Si sta poco davanti "il fuoco"...
domenica 16 maggio 2010
la magia del seminario
Il seminario ieri è andato benissimo...
"Una vera bomba..." Ha detto Lorenzo.
Abbiamo usato i tarocchi nel teatro grazie alla mediazione degli oggetti. Spero di recuperare presto delle foto che sono state fatte e mostrarle su questo blog.
E' stato una sorta di crescendo...
e lo so che sembro che stia sbrodolando, però a volte un pò di alchimia si riesce a fare e con delle persone per un attimo ci si ritrova in una sorta di comunità momentanea, una TAZ che produce effetti energetici non indifferenti, anzi.
Abbiamo usato oltre ai tarocchi, come guide, ovviamente Amour Fou di breton e Giu' nel fondo di Leonora Carrington.
Abbiamo visto come davvero gli archetipi sono dentro di noi e bussano per entrare nel mondo reale come se fosse una festa o un sogno.
Tutto è cominciato con una teiera che era anche un gatto che era anche un viaggiatore nelle svariate dimensioni di questo mondo.
Dopo questa cronaca a caldo un pò entusiastica spero di fare nei prossimi giorni un pò di teoria per chiarire e ccordinare il tutto.
"Una vera bomba..." Ha detto Lorenzo.
Abbiamo usato i tarocchi nel teatro grazie alla mediazione degli oggetti. Spero di recuperare presto delle foto che sono state fatte e mostrarle su questo blog.
E' stato una sorta di crescendo...
e lo so che sembro che stia sbrodolando, però a volte un pò di alchimia si riesce a fare e con delle persone per un attimo ci si ritrova in una sorta di comunità momentanea, una TAZ che produce effetti energetici non indifferenti, anzi.
Abbiamo usato oltre ai tarocchi, come guide, ovviamente Amour Fou di breton e Giu' nel fondo di Leonora Carrington.
Abbiamo visto come davvero gli archetipi sono dentro di noi e bussano per entrare nel mondo reale come se fosse una festa o un sogno.
Tutto è cominciato con una teiera che era anche un gatto che era anche un viaggiatore nelle svariate dimensioni di questo mondo.
Dopo questa cronaca a caldo un pò entusiastica spero di fare nei prossimi giorni un pò di teoria per chiarire e ccordinare il tutto.
venerdì 14 maggio 2010
Amour fou e tarocchi
Domani c'è il seminario e vorrei chiudere la presentazione parlando di Amour fou di Breton, che avrà un ruolo centrale nel seminario stesso.
Prometto, comunque, che spiegherò meglio questa linea di studio e di scoperta nei prossimi post.
Al momento diciamo che il testo di Breton è un testo molto bello, che come al solito in tanti conoscono senza averlo letto.
L'altro testo che sicuramente è un vero compagno di viaggio per queste esplorazioni nell'animo umano e Giu' nel fondo di Leonora Carrington.
Si tratta in entrambi i casi di testi dimenticati, non tanto perchè difficili quanto quanto davvero emozionanti.
Toccano qualcosa e tornano indietro per raccontarlo.
Molto spesso quando la gente scrive "finge".
nel caso della Carrington e di Breton questo non accade.
Siamo davvero di fronte a qualcosa di incandescente che se indagato come nel post precedente permette molte scoperte.
Prometto, comunque, che spiegherò meglio questa linea di studio e di scoperta nei prossimi post.
Al momento diciamo che il testo di Breton è un testo molto bello, che come al solito in tanti conoscono senza averlo letto.
L'altro testo che sicuramente è un vero compagno di viaggio per queste esplorazioni nell'animo umano e Giu' nel fondo di Leonora Carrington.
Si tratta in entrambi i casi di testi dimenticati, non tanto perchè difficili quanto quanto davvero emozionanti.
Toccano qualcosa e tornano indietro per raccontarlo.
Molto spesso quando la gente scrive "finge".
nel caso della Carrington e di Breton questo non accade.
Siamo davvero di fronte a qualcosa di incandescente che se indagato come nel post precedente permette molte scoperte.
venerdì 7 maggio 2010
messaggio e sincronicità
Ritorniamo per un attimo sull'argomento della sincronicità. Qual'è davvero il messaggio di un evento sincronico?
Un esempio.
Pensiamo a un argomento particolare ed ecco che ci si para di fronte un libro relativo all'argomento. E' uscito oggi ed è in vetrina. Sincronicità. felici entriamo dentro e lo prendiamo. Tornati a casa e sfogliato il libro ecco che le coincidenze si moltiplicano...
Allora siamo sulla giusta strada!
Ma è tutto qui?
In realtà in quel libro vi è un messaggio. Un messaggio solo per noi, che va aldilà dei giochetti che si possono subito imparare a fare con la sincronicità. Un libro è come il Buddha. E' divino. un incontro così non è un gioco a premi. lì dentro riposa un messaggio che è solo per noi. siamo in grado di leggere quel libro, cogliendo quasi un secondo strato di coincidenze? Quelle che non vogliamo subito cogliere...quelle che ci scuotono davvero.
Un esempio.
Pensiamo a un argomento particolare ed ecco che ci si para di fronte un libro relativo all'argomento. E' uscito oggi ed è in vetrina. Sincronicità. felici entriamo dentro e lo prendiamo. Tornati a casa e sfogliato il libro ecco che le coincidenze si moltiplicano...
Allora siamo sulla giusta strada!
Ma è tutto qui?
In realtà in quel libro vi è un messaggio. Un messaggio solo per noi, che va aldilà dei giochetti che si possono subito imparare a fare con la sincronicità. Un libro è come il Buddha. E' divino. un incontro così non è un gioco a premi. lì dentro riposa un messaggio che è solo per noi. siamo in grado di leggere quel libro, cogliendo quasi un secondo strato di coincidenze? Quelle che non vogliamo subito cogliere...quelle che ci scuotono davvero.
mercoledì 5 maggio 2010
Altre illusioni
Lavorando su questo seminario, ecco che ti rendi conto di tante cose...
anche il tempo futuro è come una sorta di illusione.
Per non parlare di quello che è giusto o sbagliato. Si tratta di tutta una serie di cose che ingabbiano l'individuo.
Ma...attenzione!
Non l'ego, ma il diamante che è in ognuno di noi. Ti rendi conto lavorando su morte e rinascita che queste cose lasciano il tempo che trovano.
Nostro primo dovere è scoprire la nostra essenza. Noi non siamo le nostre o altrui definizioni.
anche il tempo futuro è come una sorta di illusione.
Per non parlare di quello che è giusto o sbagliato. Si tratta di tutta una serie di cose che ingabbiano l'individuo.
Ma...attenzione!
Non l'ego, ma il diamante che è in ognuno di noi. Ti rendi conto lavorando su morte e rinascita che queste cose lasciano il tempo che trovano.
Nostro primo dovere è scoprire la nostra essenza. Noi non siamo le nostre o altrui definizioni.
lunedì 3 maggio 2010
Prossimo seminario tarocchi
Il prossimo seminario su i tarocchi si terrà il 15 maggio a Cosenza. Proseguendo sulla linea tracciata dal primo, il lavoro sul diario dei tarocchi, ecco che questa volta si lavora su i due inizi presenti nei tarocchi e cioè bagatto e forza visti dagli occhi del matto.
L'integrazione di questi due inizi ci permette una fusione all'interno della coscienza e un successivo incontro con l'altro.
L'integrazione di questi due inizi ci permette una fusione all'interno della coscienza e un successivo incontro con l'altro.
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